Maneskin, il New York Times li celebra: «Conquisteranno il mondo?»

Maneskin, il New York Times li celebra: «Conquisteranno il mondo?»
Da via del Corso al New York Times: il prestigioso e popolare quotidiano americano celebra i Maneskin con un articolo in cui si riflette sul successo della band dopo la vittoria...

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Da via del Corso al New York Times: il prestigioso e popolare quotidiano americano celebra i Maneskin con un articolo in cui si riflette sul successo della band dopo la vittoria all'Eurovision Song Contest, firmato dalla giornalista Elisabetta Povoledo. "Hanno vinto l'Eurovision: possono conquistare il mondo?", recita il titolo dell'articolo, che evidenzia il potenziale della band composta dal cantante Damiano David, la bassista Victoria De Angelis, il chitarrista Thomas Raggi e il batterista Ethan Torchio («83 anni in quattro», scrive il New York Times).

Leggi anche: I Måneskin e la narrazione distorta sui social della gavetta

«Prima di vincere l'Eurovision erano davvero poco conosciuti all'estero. Poi la manifestazione ha permesso ai Maneskin di arrivare a 180 milioni di spettatori e a "Zitti e buoni" di entrare tra le prime dieci canzoni più ascoltate a livello globale su Spotify: mai successo prima ad una band italiana», si legge. E ancora: «Con circa 18 milioni di ascoltatori nell'ultimo mese, i Maneskin stanno facendo meglio di Foo Fighters e Kings of Leon su Spotify».

Nell'articolo, che riporta le indiscrezioni lanciate da Il Messaggero che vorrebbero Simon Cowell come nuovo manager del gruppo dopo la separazione dalla storica manager Marta Donà (i Maneskin non hanno confermato né smentito), oltre ai quattro componenti della band romana intervengono anche il critico e speaker Massimo Cotto e Andrea Andrei de Il Messaggero, che dice: «L'Italia non ha mai avuto una relazione idilliaca con il rock: non è mai diventato mainstream. La vittoria dei Maneskin a Sanremo è stata una sorpresa proprio per questo». Il NYT infine scrive: «Con la loro disinvoltura androgina attentamente curata ed elegante, accompagnata a tacchi alti, smalto nero e trucco intorno agli occhi, i Maneskin abbattono le barriere di genere e sottolineano l'importanza dell'auto-affermazione».

 

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Il Messaggero