Benvenuti nella Magna Grecia. Tra crateri monumentali, oreficerie e dipinti come le celebri lastre delle danzatrici di Ruvo, sono quattrocento i reperti esposti al Museo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dedicato a Enzo Lippolis, prematuramente scomparso nel 2018, curato da Paolo Giulierini e Marialucia Giacco, il percorso espositivo firmato da Andrea Mandara e Francesca Pavese valorizza un unicum nel panorama museale internazionale. In un viaggio a ritroso dall'VIII sec. a. C. sino alla conquista romana, nelle sale del primo piano che si affacciano sul salone della Meridiana, si parte con alcune sepolture da Pithekoussai (Ischia) e Cuma per testimoniare le fasi più remote della colonizzazione greca. Viene scritto poi l'universo mitico e religioso delle città, con testimonianze come il fregio in terracotta con lotta tra Eracle e il mostro marino Nereo e le Tavole di Eraclea. Nella terza sala, si affronta il significato ideologico del banchetto con un convivio tra VI e V sec. a.C. per focalizzarsi subito dopo sulle popolazioni di origine italica,ovvero campani, sanniti, lucani e apuli. Significativo è il consistente nucleo di materiali provenienti da Ruvo, Canosa e Paestum. Per accedere alle sale, insieme alle obbligatorie coperture per le calzature, una raccomandazione: non si entra nella storia con i tacchi a spillo.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero