Gina Lollobrigida ricoverata in ospedale per broncopolmonite: è grave

Gina Lollobrigida grave in ospedale. L'indimenticabile protagonista di "Pane amore e fantasia", 89 anni, nonché icona del cinema degli anni Sessanta, è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Gina Lollobrigida grave in ospedale. L'indimenticabile protagonista di "Pane amore e fantasia", 89 anni, nonché icona del cinema degli anni Sessanta, è ricoverata da alcuni giorni nel Campus Biomedico, a Trigoria, per una grave forma di broncopolmonite.


La Lollobrigida, il cui nome di battesimo all'anagrafe è Luigia, è nata a Subiaco, in provincia di Roma, il 4 luglio del 1927. È una delle attrici europee più importanti e rappresentative del cinema degli anni '50 e '60, nonché una delle più famose sex symbol di quel periodo. Nella sua lunga carriera, cominciata nel 1945 con la partecipazione nella commedia "Santarellina" di Eduardo Scarpetta, ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui un Golden Globe per il film "Torna a settembre", sette David di Donatello e due Nastri d'argento.

Il grande successo arrivò con "Campane a martello" di Luigi Zampa (1949), "Achtung! Banditi!" di Carlo Lizzani (1951) e soprattutto "Fanfan la Tulipe" di Christian-Jaque del 1952 (Orso d'argento al Festival di Berlino), che la consacrò star in Francia. In Italia, nello stesso anno, conquistò una vasta popolarità con "Altri tempi" di Alessandro Blasetti, nell'episodio "Il processo di Frine" con Vittorio De Sica, che coniò per lei il neologismo "maggiorata fisica".

Nel 1953 interpretò, ancora al fianco di Vittorio De Sica, il ruolo della Bersagliera, premiato con il Nastro d'argento e candidato al BAFTA, in Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini (Orso d'argento al Festival di Berlino), entrando definitivamente nell'immaginario collettivo grazie alla gradevole e spontanea caratterizzazione della bella popolana povera dal cuore d'oro. Raggiunti i vertici della notorietà, l'anno dopo girò un sequel altrettanto riuscito: Pane, amore e gelosia, ma nel 1955 rifiutò il terzo capitolo della serie e fu rimpiazzata da Sophia Loren, sua storica "rivale". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero