Per Lino Banfi a Sorrento è nato un gelato al gusto di orecchiette. Ma il popolare attore pugliese ha chiuso i 41/esimi «Incontri Internazionali del Cinema» di...
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«Recentemente mi è stato offerto anche un seguito del film - ha aggiunto l'attore - il mio personaggio sarebbe dovuto andare in America e conoscere Robert de Niro. Ma ho deciso di non allontanarmi da mia moglie, a causa delle sue condizioni di salute. L'esperienza su quel set è stata indimenticabile, i tedeschi sono serissimi, prima di scegliermi avevano studiato tutto di me, da Nonno Libero alle commedie, all'esperienza con Risi. Credevo di dover essere doppiato e invece volevano proprio la mia voce». E sulla nomina a commissario Unesco Banfi aggiunge: «Mi sono sentito come nella poesia di Totò “ Livella”, mi sono dovuto quasi giustificare, come lo spazzino sepolto accanto al nobile. Perchè mi hanno scelto? In passato mi sono impegnato anche per l'Unicef, credo che mi ritengano un buon comunicatore». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero