Olimpico in festa per la Partita del Cuore cantanti-attori: in 50mila per applaudire le star

Ancora una volta ha vinto il cuore dei romani. Più di 50mila spettatori hanno invaso lo stadio Olimpico per la 25esima Partita del Cuore tra la Nazionale Cantanti e Cinema...

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Ancora una volta ha vinto il cuore dei romani. Più di 50mila spettatori hanno invaso lo stadio Olimpico per la 25esima Partita del Cuore tra la Nazionale Cantanti e Cinema Stars. Tantissimi gli artisti che hanno voluto partecipare per aiutare la ricerca e trovare i fondi per la Fondazione Telethon e il Bambin Gesù. Formazioni agguerrite e di tutto rispetto: da una parte gli attori sono scesi in campo con marco Bocci in porta, Michele Riondino, Pietro Sermonti e Zoro in difesa, Edoardo Leo, Francesco Mandelli, Paolo Calabresi, Matteo Garrone a centrocampo e in avanti Valerio Mastandrea, Adriano Giannini e il capitano Luca Zingaretti. A disposizione di mister Marco Tardelli, campione del mondo nel 1982, Stefano Fresi, Luca Angeletti, Daniele Pecci, Giuseppe Zeno, Fausto Brizzi, Marco Giallini e tanti altri.


La Nazionale Cantanti ha risposto con Stefano Sorrentino in porta, Boosta, Neri Marcorè, Rocco Hunt, Fede e Paolo Belli in difesa; a centrocampo Marco Masini, Raoul Bova e Moreno; in avanti la mitica coppia Gianni Morandi (capitano storico) ed Enrico Ruggeri. A disposizione dei mister Eusebio Di Francesco e Simone Inzaghi Mogol, Clementino, Paolo Vallesi, Marco Morandi, Briga e il Presidente del Coni Giovanni Malagò.

Nessuno ha voluto rinunciare all’evento sportivo di solidarietà più importante dell’anno. Tutti hanno voluto dare il loro contributo con un unico risultato: raccogliere più soldi possibili da donare alle due fondazioni unite dallo stesso obiettivo: la ricerca e la cura. E il pubblico ha apprezzato accorrendo in massa all’Olimpico con il solo scopo di mettere al primo ed unico posto la solidarietà. E l’immagine dello stadio vestito a festa, colmo di giovani e di famiglie spinte dalla volontà di applaudire i propri beniamini e aiutare le persone più sfortunate, è il momento più bello della serata. E mai come questa volta il risultato non conta nulla. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero