Macbeth tra le ciminiere dell'Inghilterra degli anni Settanta: dopo Margaret Atwood, ispirata dalla «Tempesta», dopo Howard Jacobson con il «Mercante di...
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La rivisitazione di Nesbo della tragedia rinascimentale sul libero arbitrio e la corruzione del potere uscirà martedì negli Usa e in Italia dal 17 aprile con Rizzoli: è ambientata in una città britannica dal glorioso passato industriale ma entrata in crisi: ferrovie e scuole sono state rimpiazzate da bordelli e casinò e i cartelli della droga fanno da padrone. L'antieroe della storia, nella versione ideata dal creatore del commissario Harry Hole, è l'ispettore Macbeth, capo della locale squadra di teste di cuoio, persuaso dall'amante Lady a imbarcarsi su una strada di sangue per occupare le forze di polizia e poi la stessa città. «Amore, corruzione, sete di potere sono temi eterni», ha detto Nesbo: «Ovviamente un testo teatrale è limitato dal tempo che hai in teatro: ho pensato che c'era un modo espandere alcuni dei temi della narrazione». L'iniziativa a cui Nesbo ha risposto positivamente è guidata da una divisione di Penguin Random House, Hogarth Shakespeare, che ha lanciato l'iniziativa per «reimmaginare, a 400 anni dalla morte, opere del Bardo per un pubblico del 21esimo secolo». Macbeth è il penultimo libro della collana: ancora in lavorazione c'è l'«Amleto» di Gillian Flynn, la scrittrice di «Gone Girl», che dovrebbe uscire nel 2021. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero