«Ora canto una canzone che conoscete... No, non è You're Beautiful, quella non la canterò», dice serio James Blunt al pubblico dell'Auditorium...
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La tappa nella Capitale è stata l'ultima tra quelle italiane del The Afterlove Tour che ha già portato l'ex militare diventato popstar in giro per tutto il globo. Per l'artista - che ha venduto nella sua carriera oltre 30 milioni di dischi tra album e singoli, accumulato più di 625 milioni di views su YouTube e oltre 680 milioni di streams nelle piattaforme digitali, Afterlove è il quinto album in studio.
Fa parte dell'ultimo disco anche Someone Singing Along che, come non ha mancato di ricordare lo stesso Blunt dal palco della cavea, parla di Donald Trump. «Ma non diteglielo», ha scherzato con i fan chiedendo di alzare la mano agli statunitensi (non molti) presenti nel pubblico. E sempre dall'ultimo album ha cantato Make Me Better (scritta insieme ad Ed Sheeran), svelando al pubblico di averla scritta per la bellissima moglie Sofia Wellesley e il loro figlio dopo le lamentele di lei circa l'avere un marito specializzato in canzoni romantiche ma che non gliene aveva mai dedicata una.
Afterlove è stato realizzato da autori e produttori prestigiosi quali Ed Sheeran, Ryan Tedder, Emily Warren (The Chainsmokers), Mozella (Miley Cyrus, Madonna) e Stephan Moccio (The Weeknd). Il 19 maggio è uscita anche una collaborazione con il dj tedesco Robin Schulz intitolata 'OK', che vede il cantautore britannico avventurarsi nel genere dance/house. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero