James Blunt mattatore all'Auditorium di Roma: il concerto tra successi, aneddoti e battute su Trump

James Blunt mattatore all'Auditorium di Roma: il concerto tra successi, aneddoti e battute
di Filippo Bernardi
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Mercoledì 18 Luglio 2018, 12:06 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 19:16

«Ora canto una canzone che conoscete... No, non è You're Beautiful, quella non la canterò», dice serio James Blunt al pubblico dell'Auditorium Parco della Musica di Roma. Segue coro di «noooo», «buuuu», «camoooon». Ma, ovviamente, è una provocazione, perché il cantautore britannico che a 44 anni mantiene intatta la sua forza sul palco oltre che la sua potenza vocale, non solo eseguirà il brano che nel 2004 lo catapultò, ancora sconosciuto, in vetta alle classifiche di mezzo mondo, ma per due ore non si fermerà un attimo spaziando tra tutti i suoi album e interagendo continuamente con la platea tra battute su Trump e sulla sua vita privata. 
 

 

La tappa nella Capitale è stata l'ultima tra quelle italiane del The Afterlove Tour che ha già portato l'ex militare diventato popstar in giro per tutto il globo. Per l'artista - che ha venduto nella sua carriera oltre 30 milioni di dischi tra album e singoli, accumulato più di 625 milioni di views su YouTube e oltre 680 milioni di streams nelle piattaforme digitali, Afterlove è il quinto album in studio.

Fa parte dell'ultimo disco anche Someone Singing Along che, come non ha mancato di ricordare lo stesso Blunt dal palco della cavea, parla di Donald Trump. 
«Ma non diteglielo», ha scherzato con i fan chiedendo di alzare la mano agli statunitensi (non molti) presenti nel pubblico. E sempre dall'ultimo album ha cantato Make Me Better (scritta insieme ad Ed Sheeran), svelando al pubblico di averla scritta per la bellissima moglie Sofia Wellesley e il loro figlio dopo le lamentele di lei circa l'avere un marito specializzato in canzoni romantiche ma che non gliene aveva mai dedicata una. 



Afterlove è stato realizzato da autori e produttori prestigiosi quali Ed Sheeran, Ryan Tedder, Emily Warren (The Chainsmokers), Mozella (Miley Cyrus, Madonna) e Stephan Moccio (The Weeknd). Il 19 maggio è uscita anche una collaborazione con il dj tedesco Robin Schulz intitolata 'OK', che vede il cantautore britannico avventurarsi nel genere dance/house.

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