"Inside out", o i misteri della mente umana visti dalla Pixar: una rivelazione

"Inside out", o i misteri della mente umana visti dalla Pixar: una rivelazione
Addio Freud, bye bye dottor Jung. Dite addio a psicofarmaci, lettino dello psicanalista, terapie di gruppo, mappe elaborate dai neurologi. È tutto superato, contorto, inutilmente...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Addio Freud, bye bye dottor Jung. Dite addio a psicofarmaci, lettino dello psicanalista, terapie di gruppo, mappe elaborate dai neurologi. È tutto superato, contorto, inutilmente complicato.




Per capire come funziona la nostra mente bastano cinque pupazzetti colorati e iperespressivi. Cinque figurine che rappresentano le nostre emozioni fondamentali, Gioia, Paura, Tristezza, Rabbia, Disgusto, e ci introducono ai misteri della psiche di una bambina che cresce, come tutti, contesa fra queste cinque violente emozioni.



Anzi cresce proprio grazie a loro, che discutendo e talvolta lottando le permettono di capire il mondo, di adattarsi o ribellarsi, di fare nuove scoperte e riutilizzare vecchie esperienze. E intanto modellano una personalità unica e inconfondibile.



Il bello è che questa intuizione fondamentale non viene da qualche laboratorio ma dai cervelli effervescenti della Pixar. Che essendo abituati a rendere credibile l’incredibile, e chiaro e luminoso ciò che sembra oscuro e difficile, hanno dato vita a questo film destinato davvero a cambiare il modo in cui guardiamo al funzionamento delle nostre menti, cercando immagini e metafore che difficilmente risulteranno comunicative e divertenti come quelle create da Pete Docter e Ronnie Del Carmen, registi del movimentatissimo e esilarante Inside Out.



Esageriamo? Solo un po': perfino Variety si chiede se non sia il miglior film in assoluto tra quelli della Pixar. Proprio perché lascia tracce indelebili nel nostro modo di rappresentarci processi complessi e sicuramente poco familiari alla massa degli spettatori. E tutto seguendo la tempesta di emozioni contraddittorie, appunto, che si scatena dentro una bambina di 11 anni che lascia con la famiglia il Minnesota natio, e l'amatissimo hockey, per San Francisco, dove dovrà affrontare nuovi cibi, nuovo clima e - aiuto! - nuove compagne di scuola.



Detta così sembra semplicistica, ma la Pixar fa le cose in grande e l'immenso e avveniristico “Quartier cerebrale” che ospita il rissoso parlamentino interiore della piccola Riley è abbastanza vasto e complesso da risultare un'accuratissima mappa cerebrale.



Che farà capire a ogni spettatore dai 10 anni in su come si formano (e si cancellano) i ricordi; come nascono i sogni (una piccola Hollywood lavora ogni notte); che ruolo hanno le emozioni nelle nostre scelte; perché ricorderemo a vita le musiche più sceme sentite da bambini; come mai un ricordo spesso veicola emozioni contraddittorie, etc.



E soprattutto perché tutto questo vale a ogni età, come ci spiegano quei blitz improvvisi nella testa dei genitori di Riley, che devono fare i conti con gli stessi 5 tipacci... Il miglior film Pixar in assoluto, forse no. Ma il più potente dai tempi di Up, senz'altro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero