Roma, indagato manager della Lollobrigida. I periti: «È lucida, ma resta raggirabile»

Roma, indagato manager della Lollobrigida. I periti: «È lucida, ma resta raggirabile»
È lucida, ma fragile e suggestionabile. A novant'anni, la diva Gina Lollobrigida gode di una salute mentale consona alla sua età ma, per alcuni versi, è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È lucida, ma fragile e suggestionabile. A novant'anni, la diva Gina Lollobrigida gode di una salute mentale consona alla sua età ma, per alcuni versi, è vulnerabile e, soprattutto, manipolabile. La personalità dell'attrice è infatti caratterizzata da uno stato di «vulnerabilità e menomazione del potere di critica, in grado di rendere possibile l'altrui opera di suggestione». Sono le conclusioni, discusse ieri in sede d'incidente probatorio, dei periti nominati dal gip Maria Paola Tommaselli, nell'ambito dell'inchiesta in cui il giovane manager della Bersagliera, Andrea Piazzolla, classe 1987, è indagato per circonvenzione d'incapace. L'inchiesta è partita dalla denuncia presentata dai parenti della diva, difesi dall'avvocato Michele Gentiloni Silveri, che hanno raccontato di come Piazzolla abbia isolato la donna, sia diventato amministratore delle società che gestiscono il suo patrimonio e abbia portato avanti una serie di operazioni economiche sospette. Operazioni che la pm Eleonora Fini, titolare del fascicolo, ha definito «abnormi e pregiudizievoli».


IL DOCUMENTO
Nella perizia si legge che l'attrice, «pur senza sconfinare in una condizione d'infermità mentale», presenta una personalità con tratti «narcisistici, ossessivo-compulsivi, istrionici e paranoidei», che determinano «un indebolimento della corretta percezione della realtà». Gli specialisti sostengono che la Bersagliera, se da un lato «presenta capacità cognitive valide», dall'altro lato sembra versare «in una condizione di deficienza psichica in grado di renderla suggestionabile e vulnerabile». Si è convinta, «fondatamente o infondatamente», che gli amici e i familiari siano persone ostili e si è affidata unicamente al manager, «l'unica persona che, a suo dire, meritava fiducia». Una «scelta esclusiva» che, per i periti, potrebbe essere indicativa di «compromissione decisionale».
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero