Impresa e cultura s'incontrano al Teatro Argentina

Ovidio Jacorossi, imprenditore e collezionista nella Galleria Musia
Domani (ore 18) al Teatro Argentina si terrà la terza edizione dell’evento Impresa e Cultura, promosso dal Teatro di Roma e Challenge Network. Interverranno...

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Domani (ore 18) al Teatro Argentina si terrà la terza edizione dell’evento Impresa e Cultura, promosso dal Teatro di Roma e Challenge Network. Interverranno l’imprenditore e grande collezionista Ovidio Jacorossi, fondatore della nuova Galleria d’Arte Contemporanea Musia, l’impreditore Peter Thun, presidente della storica azienda Thun e della Fondazione Contessa Lele Thun Onlus, l’imprenditrice Elena Zambon, presidente della multinazionale italiana Zambon e della Fondazione Zoé, Zambon Open Education, Antonio Calbi, Direttore del Teatro di Roma, Francesca Chialà, Consigliere di Amministrazione del Teatro dell’Opera di Roma, Emanuele Bevilacqua, Presidente del Teatro di Roma, Roberto Santori, Direttore Generale di Challenge Network, Andrea Conzonato, Presidente e Amministratore Delegato di Bat.


L’evento, condotto da Francesca Chialà, sarà quest'anno dedicato a etica, estetica e creatività dell'impresa. Avanguardie imprenditoriali, manageriali e artistiche attraverso gli esempi di imprenditori visionari e le esperienze concrete di aziende eccellenti ed istituzioni culturali che credono nell'importanza di creare partnership innovative tra impresa e cultura.


Le case history saranno accompagnate da una stimolante e coinvolgente riflessione sul ruolo strategico dell'etica e della bellezza nelle imprese, per offrire una visione su come utilizzare uno dei più potenti dispositivi di attivazione del pensiero – l’arte - per stimolare la creatività delle persone e l'innovazione nelle organizzazioni.
«L’Arte è un continente ancora sconosciuto nelle aziende per le straordinarie potenzialità che può offrire in tema di leve di business, innovazione strategica, apprendimento ed engagement delle persone. I valori e la bellezza esaltano la Creatività umana che è ormai diventata il vero fattore competitivo per ogni contesto aziendale, e il binomio Arte e Impresa può diventare un vero motore di innovazione», sostiene Francesca Chialà. E l'evento offrirà una nuova e originale chiave di lettura per comprendere come concretamente l’etica, l’estetica e la creatività possono fare la differenza in ogni organizzazione, pubblica e privata, sia per le aziende che per le istituzioni culturali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero