Fischietto alla mano il vigile Otello Celletti avrebbe creato l’ingorgo perfetto ieri sera davanti al Teatro di largo Argentina, in occasione dell’evento dedicato al...
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Nella sala si respira quella sana emozione che colpisce prima di tutti Riccardo Rossi, chiamato ad introdurre e salutare Francesco Rutelli e Walter Veltroni, presidente onorario della Fondazione Museo Alberto Sordi, entrambi con un ricordo personale: il primo che lo ha eletto sindaco per un giorno, e il secondo che lo ha salutato per sempre ma con un “Arrivederci”. Impossibile non amarlo. Una notte magica, dal sapore nostalgico. Una prima blindata, ma con tanti curiosi pronti ad immortalare, anche da lontano, il via vai di artisti invitati alla proiezione del docu-film, contenente scene tratte dai suoi 187 film, immagini delle numerose apparizioni tv e testimonianze di compagni di lavoro, storici, critici. Ecco arrivare Lucrezia Lante della Rovere, Paola Barale, elegantissima in nero, che abbraccia l’amico Leopoldo Mastelloni, Margherita Buy, in cappottino bordeaux, Valeria Golino, Giulio Scarpati, Veronika Logan, Eliana Miglio, Maurizio Micheli con Benedicta Boccoli, Lidia Vitale, Elisabetta Pellini, Antonella Salvucci. Immancabili: Pif e Sofia, Pippo Baudo, Giovanna Ralli, Paola Gassman, Ugo Pagliai, Luisa Maneri, Giambattista Faralli e tanti altri. In platea si accomodano anche Livia Azzariti Liliana Cavani, Paola e Silvia Scola, Furio Colombo. Ciak, via con l’ Albertone nazionale, tra ironia e tristezza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero