Nati altrove, da Giuseppe Ungaretti a Helena Janeczek: dal 6 all'8 febbraio a La Sapienza

Helena Janeczek
Nati altrove, da Giuseppe Ungaretti a Helena Janeczek. E' questo il tema di un convegno internazionale che si svolgerà dal 6 all'8 febbraio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nati altrove, da Giuseppe Ungaretti a Helena Janeczek. E' questo il tema di un convegno internazionale che si svolgerà dal 6 all'8 febbraio all'università La Sapienza di Roma, durante il quale si parlerà di scrittori, artisti e intellettuali che hanno eletto a loro patria Paesi diversi da quelli di origine, fondendo luoghi, lingue e culture. L'inaugurazione il 6 febbraio alle 9.30 nell'aula magna del Rettorato nella Facoltà di Lettere e filosofia della Città universitaria.


Un nomade, un girovago così si definiva Giuseppe Ungaretti, un “nato altrove” figlio di migranti, lui stesso espatriato in Brasile, a San Paolo, dal ’37 al ’42. Una figura esemplare che riunisce in sé la fedeltà a un Paese ma nello stesso tempo la reinterpreta in un’identità sovranazionale. A Ungaretti è dedicata la giornata del 7 febbraio: dopo la proiezione di video a lui dedicati, David Riondino leggerà alcuni brani del poeta. Tra i “nati altrove” tanti scrittori, artisti, intellettuali e studiosi che, come Ungaretti, hanno valorizzato sia le specificità nazionali e locali, sia le radici e i caratteri comuni.
«Valori che oggi possono contrapporsi - afferma la coordinatrice del convegno Francesca Bernardini - alle tendenze irrazionalistiche di chi odia il diverso, di chi teme l’altro, pensando di salvaguardare il proprio particolarismo alzando muri». L’ultimo giorno del convegno vedrà la testimonianza, tra gli altri, di Helena Janeczek, autrice tedesca, vincitrice del premio Strega 2018 con il romanzo “La ragazza con la Leica”. Il convegno è organizzato dalla Fondazione Roma Sapienza – Fondazione Giuseppe Ungaretti.

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero