Morto Gianni Fucci, uno dei maggiori poeti dialettali romagnoli del secondo Novecento

Morto Gianni Fucci, uno dei maggiori poeti dialettali romagnoli del secondo Novecento
Lo scrittore Gianni Fucci, uno dei maggiori poeta dialettali romagnoli del secondo Novecento, autore di numerose raccolte di versi, è morto all'ospedale di...

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Lo scrittore Gianni Fucci, uno dei maggiori poeta dialettali romagnoli del secondo Novecento, autore di numerose raccolte di versi, è morto all'ospedale di Santarcangelo di Romagna (Rimini) all'età di 90 anni. Nato a Monbeliard (Francia) il 3 ottobre 1928 da padre toscano e madre romagnola di Borghi, fin dall'infanzia Fucci ha vissuto a Santarcangelo di Romagna. Ha fatto parte del gruppo degli intellettuali santarcangiolesi noto come «Il circolo del giudizio», che comprendeva, Rina Macrelli, Tonino Guerra, Nino Pedretti, Raffaello Baldini, Flavio Nicolini, e i pittori Lucio Bernardi, Federico Moroni e Giulio Turci. Nel settembre 2017 era diventato primo sindaco della Città della Poesia eletto ad honorem in occasione della terza edizione di Cantiere Poetico per Santarcangelo.


A Santarcangelo Fucci ha dedicato alcuni lavori sia di carattere critico-letterario, sia di carattere storico: si segnala in particolare «La notte delle bandierine rosse. Vita a Santarcangelo tra fascismo ed antifascismo 1919-1943», scritto con l'amico Serino Baldazzi, pubblicato nel 1994 e rieditato nel 2017 dall'Anpi di Santarcangelo. Si è occupato anche di cinema collaborando con Elio Petri e Flavio Nicolini, ma è soprattutto come poeta che si è imposto all'attenzione della critica letteraria nazionale. Avvicinatosi alla poesia dialettale intorno alla metà degli anni Settanta, negli anni Ottanta ha  pubblicato le sue prime raccolte in romagnolo.
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Il Messaggero