Da Dario Fo a Obama, i grandi della cultura e della politica ricordano Garcia Marquez

Da Dario Fo a Obama, i grandi della cultura e della politica ricordano Garcia Marquez
Da Dario Fo a Obama, da Vargas Llosa a Shimon Peres. I grandi della cultura e della politica ricordano Garcia Marquez. Per il...

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Da Dario Fo a Obama, da Vargas Llosa a Shimon Peres. I grandi della cultura e della politica ricordano Garcia Marquez.


Per il premio Nobel Italiano, Dario Fo, Marquez «è uno degli scrittori più importanti dell'ultimo secolo, con una rivoluzione del linguaggio che ha poi coinvolto tutti gli autori dell'America Latina». Secondo il Premio Nobel, Fo «aveva capito l'importanza di insegnare: non ha vissuto da autore chiuso nel suo mondo ma ha messo a disposizione il proprio sapere per insegnare ai giovani a scrivere, a immaginare, a fare inchieste. Questo è quello che cercava sempre di indicare, perchè puoi avere una magnifica storia ma se non sai raccontarla è inutile».



Il ricordo di Dacia Maraini. «L'ho conosciuto anni fa, l'ho incontrato una volta all'estero, pochi minuti, il tempo di stringergli la mano e sentire la sua voce giocosa. Mi ha dato l'impressione di una persona un pò 'orsà ma capace di ilarità, di generosità. In lui si vedeva il bambino che si affacciava dall'adulto». Così la scrittrice Dacia Maraini ricorda lo scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez. «La notizia della sua mortte mi ha addolorato, con lui se ne va non solo una persona straordinaria ma un'epoca, un'epoca che era capace di innamorarsi delle utopie», afferma la scrittrice italiana.



Dallo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa, che è stato amico di Garcia Marquez per anni, fino a una clamorosa rottura nel febbraio del 1976, segnata da un pugno in faccia con il quale il peruviano colpì Gabo in un cinema di Città del Messico, per motivi mai chiariti - ha sottolineato che «i suoi romanzi continueranno a vivere e a conquistare lettori ovunque» prima di concludere con «condoglianze alla sua famiglia».



Anche Barack Obama piange lo scrittore colombiano.«Con la morte di Gabriel Garcia Marquez, il mondo ha perso uno dei suoi più grandi scrittori visionari e uno dei miei preferiti sin da quando ero giovane», dice il presidente Usa. «Ho avuto il privilegio di incontrarlo in Messico, dove mi ha regalato una copia di questo capolavoro con dedica, un volume che oggi accarezzo con affetto». «Il mio cordoglio - conclude il presidente degli Usa - va alla sua famiglia e a suoi amici, che spero abbiano conforto nel fatto che l'opera di Gabo continuerà a vivere per le generazioni a venire».



Il capo dello Stato israeliano Shimon Peres ha espresso cordoglio per la morte di Gabriel Garcia Marquez e ha rilevato che lo scrittore attendeva con trepidazione la pace fra israeliani e palestinesi. «Ho avuto il privilegio di incontrarlo in Colombia - ha ricordato Peres. - Lui mostrò vivo interesse per la pace fra noi e i palestinesi. La attendeva con ansia e mi disse: 'Finchè non ci sarà la pace nella vostra terra il mio cuore sarà spezzato. Prego che questo mio sogno si realizzì ». «Il mondo - ha aggiunto Peres - avvertirà la mancanza di un grande sognatore che ha saputo raccontare in modo così bello le verità della vita, ai bambini e anche a noi adulti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero