Addio a Francesco Rosi: gravissimo lutto nel mondo del cinema e della cultura. Il regista è morto a 92 anni a Roma, assistito fino all'ultimo dai colleghi Marco Tullio...
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ll regista sarà celebrato in una cerimonia civile lunedì mattina, 12 gennaio, a partire dalle 9, alla Casa del cinema di Roma. Alle 12 lo ricorderanno i suoi amici più cari.
Sempre in prima fila contro la corruzione, le connivenze tra potere e criminalità e le ingiustizie, Rosi aveva avuto la nomination all’Oscar nel 1981 per Tre fratelli e ricevuto la Palma d’oro a Cannes nel 1972 per Il caso Mattei, il Leone d’oro a Venezia nel 1963 per Le mani sulla città e, nel 2012, il Leone alla carriera. Nel 2008 il festival di Berlino gli aveva tributato un Orso d’oro speciale per l’insieme dei suoi film. L’ultima onorificenza, la cittadinanza onoraria di Matera, è del 2013.
Lucido fino all’ultimo, due anni fa il regista aveva partecipato al libro-intervista di Giuseppe Tornatore “Io lo chiamo cinematografo”. Nel 2010 aveva perso l’amata moglie Giancarla Mandelli in un incendio scoppiato nel loro appartamento di via Gregoriana. Rosi lascia la figlia Carolina, attrice. E il ricordo nel mondo intero della sua gigantesca figura di cineasta, intellettuale, cittadino.
«È un tristissimo giorno per il cinema mondiale che vede andarsene uno dei suoi maestri».
«Con Rosi perdiamo un maestro, un uomo colto, lucido e di grande impegno civile. Il suo cinema ha rappresentato uno dei momenti alti della cultura italiana, conosciuta e amata in tutto il mondo. La sua scomparsa ci colpisce e addolora. Roma, sua città insieme all'amata Napoli, lo piange e gli rende omaggio ospitando la camera ardente e i funerali nella Casa del Cinema, uno dei luoghi di cultura che aveva sempre amato e che la sua famiglia ha scelto. Ci mancherà il suo sguardo lucido, quel suo modo schietto di raccontare la realtà, le sue idee fulminanti, il suo sorriso come la sua indignazione davanti alle ingiustizie. Roma perde un suo cittadino, un grande intellettuale, un amico». Lo affermano in una nota il sindaco di Roma, Ignazio Marino, e l'assessore alla Cultura, Giovanna Marinelli.
«Con la scomparsa di Francesco Rosi, il cinema italiano perde un grande protagonista, un maestro di racconti e di cultura . Regista e sceneggiatore, legato a Roma e al nostro territorio, Rosi ha raccontato con i suoi capolavori le pagine più vere, belle e drammatiche dell'Italia del dopoguerra. Ci lascia purtroppo un vanto della nostra cultura, da sempre capace di trasmettere ai giovani i profondi valori che l'hanno guidato nel corso della sua carriera. Ci stringiamo attorno alla sua famiglia, a cui faccio le più sentite condoglianze da parte dell'Amministrazione regionale». Lo afferma in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
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Il Messaggero