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Per gli amanti del pop italiano, quella di Francesca Michielin e Fedez all'Ariston sarà di fatto una reunion. Scalarono insieme le classifiche tra il 2013 e il 2014, prima con Cigno nero e poi con Magnifico, 8 Dischi di platino in tutto. Due hit a metà tra rap e ballata che lanciarono lui (all'epoca 23enne rapper passato dai centri sociali ai grandi palchi) e rilanciarono lei (18enne promessa del pop in piena crisi post talent, dopo la vittoria a X Factor nel 2011). Si erano persi di vista, negli ultimi anni. D'altronde Fedez è stato impegnatissimo tra tv, dischi e tour nei palasport. E nel frattempo ha pure messo su famiglia: la moglie Chiara Ferragni a fine marzo partorirà il secondo figlio della coppia (una bambina), dopo Leone. Invece la Michielin, che a Sanremo nel 2016 arrivò seconda con Nessun grado di separazione, ha preso una strada diversa, fatta di conservatorio, colonne sonore jazz e dischi cantautorali. Si sono ritrovati lo scorso marzo, durante il lockdown, duettando virtualmente sui social nella fase dei balconi. Al Festival di Sanremo 2021 gareggiano tra i big con Chiamami per nome.
L'obiettivo è la vittoria?
M: «No. Partecipiamo per esserci: il Festival quest'anno è la macchina che rimetterà in moto la musica».
F: «Trasmetterà un messaggio potente e volevamo in qualche modo contribuire a diffonderlo, al di là di come andrà».
Fedez, per lei è la prima volta. E non capita spesso di vedere big consolidati in gara: la sua partecipazione è l'eccezione che conferma la regola?
F: «Magari dopo di me altri decideranno di mettersi in gioco. Quando l'anno scorso abbiamo finito di registrare la canzone sono stato proprio io ad un certo punto a dire a Francesca: Perché non ci proviamo?. Sul Festival rispetto al passato ho cambiato idea (disse: «A Sanremo si va quando le cose vanno male», ndr).
Si muove come un elefante in una cristalleria. Pubblicando sui social un frammento del brano ha fatto un casino. Cos'è successo?
F: «Un errore tragicomico. Ed è stata proprio Francesca a sostenermi psicologicamente in attesa che Amadeus e Rai decidessero se squalificarci o no».
Una trovata pubblicitaria?
M: «Ritengo che sia una cattiveria dire che è stato fatto per marketing...».
F: «Quello che è successo lo racconterò dopo il Festival: meglio non peggiorare le cose (ride)».
Porterà con sé in riviera anche sua moglie Chiara?
F: «No. Con la gravidanza ormai agli sgoccioli non è prudente che venga con me: resterà a Milano».
Francesca, lei invece porterà qualcuno con sé?
M: «Tanti strumenti musicali. Conto di fare delle jam a sorpresa. Ho preso un monolocale, lo riempirò di bassi, chitarre. E un sintetizzatore speciale, il Korg M1: in Chiamami per nome ci sono i suoi suoni, un po' cinematografici».
Di cosa parla il brano?
M: «È una canzone d'amore che ognuno può interpretare come vuole. Per me rappresenta la consapevolezza di essere in una situazione complessa ma voler comunque continuare a inseguire i propri sogni. Attacco cantando: Oggi ho una maglia che non mi dona, ma vorrei dirti non ho paura: vivere un sogno porta fortuna».
F: «Rispetto a Cigno nero e Magnifico ha suoni più contemporanei: è pop con sfumature urban».
Tra gli autori c'è anche Mahmood, ormai richiestissimo: andate sul sicuro?
M: «È bravo in quello che fa: scrive melodie potenti».
F: «Ha una scrittura così riconoscibile che quando canto la melodia mi sento lui (ride)».
Per la serata delle cover, invece?
M: «Stupiremo. Inizialmente la scelta era ricaduta su L'assenzio dei Bluvertigo...».
La band di Morgan.
M: «Nel 2001 si classificarono ultimi, con quella canzone. Ma abbiamo cambiato idea».
F: «Da ex adolescenti emo abbiamo deciso di fare una cosa ancora più estrema».
Ma insomma, chiacchiere a parte: come vi state preparando?
M: «Io sto per iniziare un corso di yoga».
F: «Meditazione trascendentale e EMDR».
EMDR? La terapia alla quale si sottoponevano i reduci del Vietnam e delle Torri Gemelle?
F: «Sì. Aiuta a gestire le ansie. Penso sia importante parlare di certi argomenti pubblicamente, altrimenti resteranno per sempre tabù: non c'è niente di cui vergognarsi».
Francesca, lei tra pochi giorni compirà 26 anni: ha deciso cosa vuole fare da grande? La popstar, la cantautrice o cosa?
M: «Continuerò a spaziare. Il compleanno lo festeggerò con un podcast sulla condizione femminile. Intervisterò Matilda De Angelis (sarà a Sanremo come co-conduttrice, ndr) e parleremo di body positivity. Con lei altre artiste che stimo. Il 5 marzo, poi, uscirà il nuovo album Feat - Fuori dagli spazi».
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Il Messaggero