“Fabrizio De André e PFM”. Per tre giorni in sala il docufilm di Veltroni sulla storica tournée

Una scena del docufilm su De Andrè e la Pfm
Sarà nelle sale cinematografiche solo per tre giorni, il 17, 18 e 19 febbraio 2020, Fabrizio De André e PFM. Il concerto ritrovato, il docufilm di Walter Veltroni,...

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Sarà nelle sale cinematografiche solo per tre giorni, il 17, 18 e 19 febbraio 2020, Fabrizio De André e PFM. Il concerto ritrovato, il docufilm di Walter Veltroni, che lui definisce «un viaggio nel tempo», incentrato appunto sulla ritrovata registrazione video completa del concerto di Genova del 3 gennaio 1979, un documento straordinario visto che si tratta delle uniche immagini di quell’incredibile tournée. Dopo un lungo periodo di ricerca con il supporto di Franz Di Cioccio, il nastro che si credeva perduto per sempre è stato rintracciato e grazie al regista Piero Frattari, che lo ha salvato e conservato nel corso dei decenni, è stato recentemente possibile restaurarlo. Spiega Veltroni: «Il rocambolesco ritrovamento delle immagini del concerto tenuto il 3 gennaio del 1979 a Genova da Fabrizio De Andrè e dalla Premiata Forneria Marconi meritava di essere celebrato nel giusto modo. Quelle cassette sono state salvate dal macero e dall’oblio. Le immagini furono girate da Piero Frattari con pochi mezzi e poche luci, in modo che Fabrizio non avvertisse la presenza, che non amava, della documentazione visiva del concerto. Poi si erano perse. Il loro ritrovamento e la loro rigenerazione, specie nello spettacolare audio 5.1, consentono a tutti di fruire della testimonianza di uno dei tour più importanti della storia della canzone italiana di quegli anni».


«Il documentario l’ho pensato come un viaggio nel tempo. Verso quel giorno di gennaio della fine degli anni Settanta. Su un piccolo treno o nel teatro parrocchiale dove fecero le prove, alcuni dei protagonisti di quella esperienza ricostruiscono il clima di quei giorni e la scelta dell’incontro tra due musiche, quella della canzone d’autore e quella del rock progressivo, che si sentivano lontane, come i loro pubblici. Il viaggio, che si snoda anche attraverso le testimonianze di altri protagonisti, giunge fino all’ingresso del Padiglione C della fiera, prossimo all’abbattimento. Non ci sono altre voci se non quelle di chi c’era, quella sera. Si arriva, nel tempo e nello spazio, fino agli accordi con i quali il concerto iniziava. Questa di Marinella è la storia vera».


«Strana la vita, non finisce mai di riservarti sorprese - commenta Dori Ghezzi - Per fortuna, come in questo caso, si tratta di una sorpresa davvero bella. Sono anch’io molto curiosa ed emozionata di rivedere quello storico concerto. Se ci penso mi sento già riproiettata in quei momenti travolgentemente belli, di 40 anni fa». E Franz Di Cioccio della PFM aggiunge: «che bello ritrovare Fabrizio sul palco con noi... vedere il film del concerto sarà come riabbracciarlo. Un grande amico che ha sempre raccontato gli uomini e le donne senza dare ‘buoni consiglì». Solo nel 1975 Fabrizio De André decise di esibirsi in pubblico, in locali e palasport, eseguendo il suo repertorio quasi ed esclusivamente nella versione originale. Nel 1978 la PFM lo convinse a fare un tour insieme lungo tutto lo stivale e ad arrangiare i suoi brani in chiave rock. Un’unione artistica unica nella storia, un legame nato ai tempi della registrazione in studio dell’album La buona novella, un’amicizia che porta Fabrizio e PFM a rincontrarsi nel tempo, come in occasione di un concerto estivo della band a Nuoro proprio nell’agosto del 1978. Fu così che De André tornò nella sua città per quel concerto rimasto nel cuore di tutti. Nel docufilm, prodotto da Sony Music con Except e distribuito nei cinema da Nexo Digital, trovano spazio, tra le altre, La canzone di Marinella, Andrea, Il testamento di Tito,  La guerra di Piero.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero