Eurovision 2022, chi sono i Kalush Orchestra: la band ucraina rap-folk favorita per la vittoria con il brano Stefania

Sono i grandi favoriti dell'Eurovision Song Contest 2022, I Kalush hanno già infiammato il Pala Olimpico con la loro Stefania (dedicata alla mamma del frontman)

Chi sono i Kalush Orchestra? La band ucraina rap-folk favorita per la vittoria
Manca veramente pochissimo alla finale dell'Eurovision 2022 e mentre i telespettatori italiani fanno il tifo per Mahmood e Blanco che portano Brividi al pala Olimpico di...

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Manca veramente pochissimo alla finale dell'Eurovision 2022 e mentre i telespettatori italiani fanno il tifo per Mahmood e Blanco che portano Brividi al pala Olimpico di Torino, i favoriti sui pronostici rimangono i Kalush Orchestra, la band ucraina che ha superato indenne la prima semifinale con il brano Stefania. I Kalush Orchestra, che stasera si esibiranno per dodicesimi, hanno esordito sulla scena musicale ucraina con il singolo Ty honyš, pezzo che ha permesso ai ragazzi di farsi conoscere da un pubblico sempre più ampio. E, soprattutto, ottenere un grande consenso dalla critica, che ha voluto premiarli con sei nomination agli Yuna Awards, uno dei premi più prestigiosi del mercato discografico nazionale.

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Eurovision 2022, chi sono i Kalush Orchestra

Nati solo qualche anno fa (2019) i Kalush Orchestra, che prendono il nome da Kaluš città d'origine della voce del gruppo, hanno già conquistato tutti e pensare che l'avventura è nata da un post di Facebook. Ebbene sì, Oleh Psjuk (frontman della band), intenzionato a cercare musicisti con cui condividere una nuova esperienza professionale ha messo un post sul social. Un appello a cui risposero parecchie persone, tra cui Ihor Didenčuk e MC Kilimmen, ora pilastri della band. E la squadra cominciava a prendere forma. Al trio, poi si sono aggiunti altri musicisti tra cui due polistrumentisti e due coristi. Oggi i membri della band sono il rapper Oleh Psjuk, voce assieme a Timofij Muzyčuk, il producer e deejay MC Kilimmen, i polistrumentisti Ihor Didenčuk e Vitali Dužyk e i coristi Džonni Divnyj e Olekandr Slobodnjak. Una formazione solida che, lavorando in armonia, è riuscita a tirar fuori più di una ventina di singoli dalle sonorità rap-folk, un LP e un EP (Jo-Jo, ultima creatura).

 

La guerra ha cambiato tutto

 Ma poi l'invasione della Russia in Ucraina ha rotto i loro sogni. Psjuk ha abbandonato la musica deciso a dare una mano al proprio popolo. Così il frontman è partito da Kyiv per tornare a Kaluš, mettendosi a totale disposizione dei profughi. Oleh ha consegnato aiuti umanitari e accompagnato gli ucraini nelle stazioni per fuggire dalla guerra.  Scelte che gli hanno permesso di portare un significato davvero profondo nell'Esc. «Prendere parte all’Eurovision, per noi, significa rappresentare la nostra cultura a livello internazionale», hanno dichiarato, «e, soprattutto, mostrare quanto sia incrollabile lo spirito e il coraggio degli ucraini. Essere megafono del Paese, in questo momento, è una grande responsabilità».

La finale: tutto è pronto. La scaletta e gli ospiti: tornano i Maneskin e (dallo spazio) collegamento con Samantha Cristoforetti

Il significato del brano Stefania

Ora i nostri mahmood e Blanco dovranno vedersela con loro. Brividi contro Stefania. Ma di cosa parla la canzone che la band ucraina ha portato all'Eurovision? «L’ho scritta molto prima che iniziasse il conflitto», ha dichiarato il cantante, «l’ho fatto pensando a mia madre, un regalo per lei che vive ancora nella città dove sono nato. Col tempo e ascoltandola, la gente ha iniziato a cercare nelle parole altri significati. A riconoscere la nostalgia di tante cose, a vedere una corrispondenza tra la figura della mamma e la patria. E ora siamo felici che sia nel cuore e nelle orecchie di tutti».

 

 

 

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Il Messaggero