Eli Roth a “Capri-Hollywood” e il sequel di “Il Mistero nella casa del tempo”

Il regista Eli Roth
Un sequel del “Mistero della casa del tempo”, il suo primo film “per famiglie” che ha sbancato ai botteghini di tutto il mondo, e un sogno:...

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Un sequel del “Mistero della casa del tempo”, il suo primo film “per famiglie” che ha sbancato ai botteghini di tutto il mondo, e un sogno: «Venire a vivere in Italia». Per Eli Roth si chiude a “Capri, Hollywood”, che lo incorona Master of Fantasy, un anno di successi e forse inizia una nuova vita artistica. «Sono diventato buono? Lo sono sempre stato - scherza il regista di Hostel e tanti altri horror cult, anche attore e produttore - sicuramente con questo genere di film più fantasy anche i miei parenti e i miei amici che hanno bambini potranno finalmente venire al cinema e conoscere il mio lavoro. Il successo del “Mistero” ci ha fatto mettere subito in cantiere il sequel e ne siamo tutti felicissimi. Stiamo cercando ancora uno sceneggiatore, ma Cate Blanchett e Jack Black sono già confermati e abbiamo la loro disponibilità per il prossimo autunno, quando credo andremo sul set».


Tra i produttori ci sarà ancora la Amblin di Steven Spielberg. A Capri il regista e attore americano è legatissimo: «È il primo posto dove sono sono stato nel vostro paese, grazie all’invito che mi fece Pascal Vicedomini a questo festival, dove torno con gioia: qui mi sono innamorato dell’Italia, ormai torno da queste parti anche per le vacanze. Quella all’Ischia Global fest è stata poi una delle esperienze più divertenti della mia vita. Con l’Italia ho un autentico feeling, con gli italiani condivido il senso dell’umorismo, adoro quelli che voi chiamate b-movie e come tutti sanno ho una passione per Bombolo. Sono stato felice di conoscere un regista come Luca Guadagnino, che tempo fa mi fece tante domande su “Hostel”, e di incontrare miti come Dario Argento. Vorrei dedicare una serie televisiva ai vostri maestri del cinema horror così come ho fatto per i grandi americani». Tra i sogni realizzati quest’anno da Eli Roth c’è infatti anche una docu-serie prodotta dalla importante rete americana AMC, “History of Horror”. «Una vera storia dell’horror, il genere che credo sostenga il mercato cinematografico oggi. Avrei sempre voluto scrivere un’enciclopedia sul tema e intervistare i più grandi, prima che i vecchi maestri e le loro storie scomparissero. Ho avuto così la possibilità di incontrare registi, autori e attori, come Stephen King, una delle interviste che naturalmente mi ha emozionato di più, il mio amico Tarantino, Linda Blair e tanti altri». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero