Neil Young è l'omonimo debutto discografico da solista, targato 1968, del musicista canadese dopo l'esperienza con i Buffalo Springfield. Seppur in alcune...
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Molti credono che l'album sia stato pubblicato nel 1969, ma è un errore dovuto alla presenza di una seconda stampa in quell'anno, che è parzialmente remixata e rimasterizzata. Si differenzia rispetto alla prima per la presenza del titolo in copertina.
E The Visitor, uscito l'anno scorso, potrebbe far pensare a una noiosa routine. E invece no, in quanto è sempre presente l’immagine di un artista che non ha smarrito la sua inconfondibile vis ma che, per ritrovarsi sul serio, ha deciso di ripercorrere a ritroso il percorso fin qui compiuto. Si perché se Hitchhiker fotografava il Nostro in un preciso momento storico, qui le propagazioni tentacolari, le commistioni di genere e le fughe prospettiche, ci spingono a scavare in un passato sempre ardente dove la ruggine non riposa mai. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero