Neil Young, musicista anti-ruggine ASCOLTA IL VIDEO

Neil Young, musicista anti-ruggine ASCOLTA IL VIDEO
di Enrico Gregori
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Domenica 23 Settembre 2018, 09:00
Neil Young è l'omonimo debutto discografico da solista, targato 1968, del musicista canadese dopo l'esperienza con i Buffalo Springfield. Seppur in alcune parti ancora acerbo, contiene comunque delle canzoni importanti come The Last Trip to Tulsa, ballata-fiume alla Bob Dylan e l'autobiografica The Loner che può intendersi come una dichiarazione di poetica di tutta la sua persona per la lunga carriera che verrà.



Molti credono che l'album sia stato pubblicato nel 1969, ma è un errore dovuto alla presenza di una seconda stampa in quell'anno, che è parzialmente remixata e rimasterizzata. Si differenzia rispetto alla prima per la presenza del titolo in copertina.

E The Visitor, uscito l'anno scorso, potrebbe far pensare a una noiosa routine. E invece no, in quanto è sempre presente l’immagine di un artista che non ha smarrito la sua inconfondibile vis ma che, per ritrovarsi sul serio, ha deciso di ripercorrere a ritroso il percorso fin qui compiuto. Si perché se Hitchhiker fotografava il Nostro in un preciso momento storico, qui le propagazioni tentacolari, le commistioni di genere e le fughe prospettiche, ci spingono a scavare in un passato sempre ardente dove la ruggine non riposa mai.
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