Nella sua Napoli non suona da molto tempo e, di fatto, Roma è diventata, per lei, una seconda casa. «Quasi come la mia città», scherza, Deborah De Luca,...
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Qualche giorno fa, durante una vacanza alle Maldive, l'idea di iniziare a pensare al suo nuovo album. Dieci pezzi, in uscita intorno a marzo, su una nuova etichetta (a distanza di un anno e mezzo dall'ultimo lavoro). «Stavo ascoltando delle tracce nuove racconta quando a un certo punto ho sentito, in un video, la voce di una ragazza, che pronunciava una frase, sospirandola. L'ho estrapolata e ho inserito dei suoni. E da lì ho iniziato a lavorare a questo album, che, ovviamente, avrà un preciso filo conduttore». C'è una sola costante, dei suoi set: la preparazione dei primi tre brani. «Appena inizio, sono nervosa confessa E così, scelgo le prime tracce. Così riesco ad ambientarmi al meglio. Il resto lo improvviso, anche sulla base del mood del pubblico». Non ama essere classificata sulla base della bellezza: «E' sessista, e non c'entra con il lavoro che faccio. Lo accetterò il giorno in cui varrà anche per i dj uomini». Da Miami a Ibiza (dove ha suonato al Privilege e all'Ushuaia e dove tornerà anche la prossima estate, stavolta al Dc10), passando per la Bbc: lo scorso mese di ottobre, su richiesta dell'emittente, ha realizzato un lavoro che è stato trasmesso per un mese.
Sabato 25 gennaio dalle 23, Spazio Novecento, piazza Guglielmo Marconi 23/b Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero