La dj Deborah De Luca torna a Roma dopo un anno: «Qui mi sento a casa. Le critiche? Pazienza»

La dj Deborah De Luca torna a Roma dopo un anno: «Mi criticano? Pazienza»
di Marco Pasqua
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Giovedì 23 Gennaio 2020, 13:11 - Ultimo aggiornamento: 13:16
Nella sua Napoli non suona da molto tempo e, di fatto, Roma è diventata, per lei, una seconda casa. «Quasi come la mia città», scherza, Deborah De Luca, che dalle Vele di Scampia ha conquistato le consolle di mezzo mondo. Una vita, la sua, costellata di sacrifici: da cameriera a cubista, ma sempre avendo la musica nel cuore. «Le critiche? Ci sono abituata, pazienza», scherza al telefono, mentre si prepara a tornare nella capitale, per suonare di nuovo all'Eur, a un anno di distanza dalla sua ultima data, ospite di Neon. «Sarà per la vicinanza, sarà per la sua storia: ma io quando suono qui, mi sento a casa, tra amici», spiega.



Qualche giorno fa, durante una vacanza alle Maldive, l'idea di iniziare a pensare al suo nuovo album. Dieci pezzi, in uscita intorno a marzo, su una nuova etichetta (a distanza di un anno e mezzo dall'ultimo lavoro). «Stavo ascoltando delle tracce nuove racconta quando a un certo punto ho sentito, in un video, la voce di una ragazza, che pronunciava una frase, sospirandola. L'ho estrapolata e ho inserito dei suoni. E da lì ho iniziato a lavorare a questo album, che, ovviamente, avrà un preciso filo conduttore». C'è una sola costante, dei suoi set: la preparazione dei primi tre brani. «Appena inizio, sono nervosa confessa E così, scelgo le prime tracce. Così riesco ad ambientarmi al meglio. Il resto lo improvviso, anche sulla base del mood del pubblico». Non ama essere classificata sulla base della bellezza: «E' sessista, e non c'entra con il lavoro che faccio. Lo accetterò il giorno in cui varrà anche per i dj uomini». Da Miami a Ibiza (dove ha suonato al Privilege e all'Ushuaia e dove tornerà anche la prossima estate, stavolta al Dc10), passando per la Bbc: lo scorso mese di ottobre, su richiesta dell'emittente, ha realizzato un lavoro che è stato trasmesso per un mese.

Sabato 25 gennaio dalle 23, Spazio Novecento, piazza Guglielmo Marconi 23/b
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