All'asta a Parigi una lettera in cui il marchese de Sade accusa la moglie di infedeltà

Geoffrey Rush nel ruolo del marchese de Sade e Kate Winslet nel film "Quills,"
Una lettera del filosofo e rivoluzionario francese Nicolas de Condorcet, datata 6 aprile 1775, in cui parla della lotta all'oscurantismo; una lettera del Marchese De Sade...

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Una lettera del filosofo e rivoluzionario francese Nicolas de Condorcet, datata 6 aprile 1775, in cui parla della lotta all'oscurantismo; una lettera del Marchese De Sade dell'agosto 1781 alla moglie Renée-Pélagie dalla prigione di Vincennes, in cui l'accusa di infedeltà; una lettera di Johann Wolfgang von Goethe, intrisa di romanticismo, al poeta e filosofo Johann Gottfried Herder con raccomandazioni per le opere d'arte da vedere durante il suo prossimo viaggio in Italia; una missiva di Victor Hugo che elogia Charles Baudelaire per i suoi «Paradisi artificiali» invitando il "poeta maledetto" a visitarlo in esilio: sono questi alcuni dei rari autografi che verranno messi all'asta da Sotheby's a Parigi lunedì 18 novembre.


I manoscritti fanno parte della collezione di un eminente bibliofilo svizzero, Jean-François Chaponnière di Ginevra, che Sotheby's è stata incaricata di disperdere all'asta insieme alla sua biblioteca di preziosi volumi antichi.

Il gioiello della raccolta e il clou della vendita sarà una partitura autografa di Wolfgang Amadeus Mozart: si tratta del manoscritto dei Sei Minuetti K.164, l'unico rimasto di proprietà privata, che sarà offerto con una stima di 150-200.000 euro.

Scritto con mano fiduciosa dall'adolescente Mozart, questo manoscritto contiene il quinto e il sesto minuetto composti durante l'estate del 1772 a Salisburgo, nell'intervallo tra due viaggi in Italia.

Il manoscritto, uno dei pochi a non essere rimasto nella collezione del compositore austriaco, fu preziosamente conservato a Salisburgo dalla sorella di Mozart, Maria Anna, conosciuta come Nannerl. Questo eccezionale autografo fece parte della leggendaria collezione dello scrittore viennese Stefan Zweig.

Nato in una famiglia erudita, Chaponnière ha seguito come bibliofilo, con gusto esigente, le orme dei suoi antenati, dal suo nonno e omonimo, Jean-François Chaponnière, uno dei fondatori del Cercle des Amis de Jean-Jacques Rousseau e membro fondatore del «Journal de Genève», a suo padre, Paul Chaponnière, critico e giornalista.

La collezione che sarà venduta da Sotheby's a Parigi riflette l'amore della famiglia svizzera per la letteratura, la

storia, la scienza, le rilegature preziose e gli autografi, dal XVI al XIX secolo. A questa passione di famiglia, Jean-François Chaponnière ha aggiunto quello della musica. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero