Dado al Messaggero Tv, risate anche su Mafia Capitale: «La società dei magna-magna ci circonda»

Dado al Messaggero Tv, risate anche su Mafia Capitale: «La società dei magna-magna ci circonda»
Possibile far ridere con Mafia capitale? Ci prova (e a quanto pare ci riesce) Dado (nella foto), voce storica di Zelig e oggi protagonista della satira a Servizio Pubblico, con...

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Possibile far ridere con Mafia capitale? Ci prova (e a quanto pare ci riesce) Dado (nella foto), voce storica di Zelig e oggi protagonista della satira a Servizio Pubblico, con lo spettacolo ”La società dei magna magna”. Battute in musica sul malaffare a Roma e non solo (in replica sabato e domenica al Teatro Italia). Attore, comico ma anche cantante, Dado (al secolo Gabriele Pellegrini) si cimenta nel genere che gli riesce meglio: il teatro canzone. Lo show prende spunto (e ne riprende il titolo) da un video messo su Facebook all'indomani della maxi-inchiesta romana. Due minuti di ironia sulle note de ”La società dei magnaccioni” diventati presto virali. Si parte da lì e si arriva alle furberie quotidiane che tentano anche il più integro cittadino comune. Perché alla fine «la società dei magna-magna ci circonda», spiega -. In altre parole «siamo magna magna tutti, e soprattutto a Roma cerchiamo occasioni per fregare il prossimo: lavoro, politica, amore, affetto, famiglia. Il mio figlio più piccolo ricatta la nonna...». Dal pubblico al privato, il comico strappa risate con le sue disavventure di padre e di uomo in un mondo in cui lo spettatore non può evitare di riconoscersi.

Non mancano battute sulla stretta attualità con cui Pellegrini si cimenta già ogni giovedì sera nel programma di Santoro. Ma come si trova in questa nuova veste di comico satirico? Da Giovanardi a Renzi, «prendo in giro i politici come prima prendevo in giro mio padre o il professore», risponde. Per lui, insomma, non fa differenza. E nessuno si lamenta: «I politici - sorride - sono complici della presa in giro perché la canzone che li cita si sedimenta nell'immaginario collettivo e in qualche modo contribuisce alla loro popolarità. Anzi dovrebbero ringraziare noi comici, mi dovrebbero dare un po' del loro vitalizio».
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