Croce e delizia, quel Vizietto di Gassmann e Bentivoglio

Croce e delizia, quel Vizietto di Gassmann e Bentivoglio
Un Vizietto al contrario in cui nessuno vuole nascondere la propria omosessualità, anzi: i primi a doverla accettare sono proprio i figli. È questo il tema...

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Un Vizietto al contrario in cui nessuno vuole nascondere la propria omosessualità, anzi: i primi a doverla accettare sono proprio i figli. È questo il tema principale, ma non l'unico, di Croce e Delizia, secondo film di Simone Godano prodotto con la benedizione dell'amico Matteo Rovere e in uscita il 28. «È un film di sentimenti e di famiglie allargate - ha detto ieri il regista - in cui alla fine ci si dimentica che a innamorarsi sono due uomini». Sarà, ma la coppia Alessandro Gassmann e Fabrizio Bentivoglio (per la prima volta insieme, non solo cinematograficamente) è talmente sfiziosa, e straordinaria, che è difficile dimenticarsi il dettaglio: «È la prima volta che mi capita un personaggio del genere, e sono molto felice di interpretarlo in un momento storico come questo, in cui il paese fa fatica ad accettare e accogliere il prossimo - ha detto Gassmann - anzi sta facendo grandi passi indietro».


CARISMA

Padrone della scena per carisma e ruolo, Bentivoglio nel film è Tony, un ricco mercante d'arte infatuatosi, in età avanzata, del bel pescatore coatto Gassmann: «Il mio personaggio era la classica patata bollente, l'ho accettato perché amo le sfide. Il rischio più grande era cadere nello stereotipo, farne una macchietta. Ho provato a renderlo vero e umano». Nel cast anche Lunetta Savino, radical chic sessantottina tutta tisane e caftani, Filippo Scicchitano, laziale doc incapace di accettare la scelta del padre, e Jasmine Trinca, approdata finalmente alla commedia. «Anche i tristi ridono - ha scherzato ieri l'attrice - io ormai quando mi danno i copioni vado subito a cercare a che pagina piange il mio personaggio. Stavolta è diverso, mi sono divertita, ringrazio il regista per aver creduto in me. Tutti sono convinti che io sia un'attrice da dramma, ma nella vita sono scombinata e sgraziata come il personaggio di questo film». Impegnata a fianco dei movimenti per le donne («Dissenso comune va avanti, ma la politica è sofferenza: in Italia passato l'entusiasmo ritrovare attenzione è impegnativo»), e reduce dal set romeno di I'm not an American Actress di Chiara Malta. «Sono felice di aver partecipato a un progetto che dice cose importanti senza tirate ideologiche, ma con la risata. Per me l'amore è un magma che scorre e che sorprende sempre, uomo o donna non conta: mi sembra anche solo incredibile che ci sia qualcuno che vorrebbe dare delle regole all'amore».

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Il Messaggero