Capotondi: «Hollywood non mi attira, cerco un ruolo alla Nikita»

Capotondi: «Hollywood non mi attira, cerco un ruolo alla Nikita»
Sul red carpet, ieri sera, nel cast “all star” di Soap Opera brillava Cristiana Capotondi che interpreta la fidanzata tradita di Fabio De Luigi. ...

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Sul red carpet, ieri sera, nel cast “all star” di Soap Opera brillava Cristiana Capotondi che interpreta la fidanzata tradita di Fabio De Luigi.


E’ solo l’ultimo ruolo per l’attrice romana, 34 anni, una laurea in Scienze della Comunicazione, viso di porcellana e cervello pensante, punta di diamante del nuovo star system di casa nostra.



Le somiglia la ragazza sognante del film?

«Molto poco, ma la capisco. Elabora una strategia perché ha subito un torto d’amore. Io non ne sarei capace, non riesco a farmi valere nemmeno quando ho ragione».



Con che criterio sceglie i personaggi?

«Amo raccontare mondi garbati, raffinati e incarnare ruoli aggraziati, molto femminili. Ma sarei felicissima di interpretare una donna estrema come Nikita».



E’ vero che i ruoli femminili scarseggiano?

«Forse nella commedia, mentre nel cinema d’autore le donne sono spesso protagoniste».



Non si è stancata di interpretare tante commedie?

«No, continuo a divertirmi. Anche nella vita rido tanto».



Esiste un nuovo star system italiano?

«Putroppo il cinema non è più una realtà industriale, come nel passato. Oggi noi attori dovremmo essere sostenuti e difesi di più: siamo la parte esposta del sistema che deve proteggere se stesso».



Avere un cervello aiuta o crea problemi nel suo lavoro?

«E’ un valore aggiunto. Penso di venire scelta anche perché sono un’attrice che pensa. Non potrei cambiare».



Le capita mai di discutere con i registi?

«No. Sul set esprimo il mio parere solo se mi viene chiesto. Riconosco al regista il diritto di avere una sua visione del film. Un attore dev’essere al servizio della storia che racconta».



C’è molta competizione tra voi star trentenni?

«Sì, come in tutti i settori della vita».



Cosa vorrebbe fare nel futuro?

«Interpretare dei personaggi di spessore. Malgrado il mio aspetto angelico, sono una donna fortissima».



Anche lei sogna di sfondare a Hollywood?

«Non ci penso proprio. Di Hollywood dovremmo copiare l’efficienza. Come attrice preferisco il cinema europeo».



Cosa farà?

Il film di Raiuno Condominio occidentale nel ruolo di una madre che per colpa della crisi perde la casa e la figlia».



Cosa si augura per il futuro?


«Che il cinema torni a fare sistema per ricostruire finalmente un’industria». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero