Il sovrintendente della Scala Meyer: «Mini stagione estiva e a settembre Requiem di Verdi e Nona»

Il baritono Luca Salsi, la pianista Beatrice Rana e il violoncellista Mischa Maisky restituiranno voce e suono al Teatro alla Scala, dopo 133 giorni di chiusura. Sarà il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il baritono Luca Salsi, la pianista Beatrice Rana e il violoncellista Mischa Maisky restituiranno voce e suono al Teatro alla Scala, dopo 133 giorni di chiusura. Sarà il primo di quattro concerti, dal 6 al 15 luglio (48 euro per i posti in platea e palco), prima di una nuova chiusura per lavori di manutenzione. E della riapertura di settembre con il Requiem di Verdi in Duomo (il 3) e la Nona di Beethoven, il 5 in sala, con Riccardo Chailly sul podio. «Eventi all’aperto? Vediamo. Forse approfittando del palco che verrà allestito in piazza Duomo a settembre per la Filarmonica. Sentirò il Comune. Non vorrei che si creasse un cluster a causa del concerto».


Il sovrintendente Dominique Meyer presenta una mini stagione estiva «torneranno ad esibirsi gli artisti e tornerà il pubblico, anche se in forma ridotta: piccole formazioni per 600 spettatori, ma qui bisogna avere cautela. La situazione di Milano è ben diversa da Roma o Firenze. In questa gara a chi fa prima e meglio, noi procediamo passo dopo passo».

«È già un traguardo riuscire ad avere 600 spettatori in sala. Quando quindici giorni fa abbiamo saputo che la nuova ordinanza della Regione ci permetteva di superare la capienza di 200 posti, abbiamo cominciato a lavorare. Senza smontare la platea», aggiunge il sovrintendente che per la prima volta annuncia «qualcosa che andrà in scena».

Meyer, sovrintendente dal primo marzo, ha trascorso la pandemia a Vienna dove per tutto giugno ha diretto ancora la Staatsoper: «In dieci giorni ho chiuso due teatri e ho avviato la cassa integrazione in due Paesi con lingue e regole diverse. In questi mesi di lockdown, trascorsi al telefono, l’orecchio mi è diventato un cavolfiore. Tutti abbiamo voglia di tornare dal vivo».

Protagonisti del primo concerto, lunedì 6 luglio, quindi Salsi (che inaugurerà anche la nuova stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma, con Rigoletto), Rana e Maisky. L’8 luglio si esibiranno il tenore Francesco Meli, il soprano Federica Lombardi, la star del violino Patricia Kopatchinskaja e il pianista Giulio Zappa. Il 13 luglio si esibiranno cantanti dell’Accademia o vincitori di importanti concorsi: Irina Lungu, Fabio Capitanucci, Jongmin Park, Federica Guida, Caterina Maria Sala, Raffaele Abete, Szilvia Vörös con il pianista Michele Gamba. Il 15 luglio, nel concerto finale, diversi ensemble della Filarmonica.

«Un’ora e mezza di ottima musica, con grandi interpreti e nuovi talenti in sicurezza totale», aggiunge Meyer, «una volta seduti, gli spettatori potranno togliere la mascherina, le maschere la indosseranno sempre. Sarà un Ballo in Maschera». A settembre oltre ai due eventi annunciati «riprenderemo a lavorare. Impossibile fare Traviata o Aida. Tra quindici giorni daremo i dettagli».


Mentre i titoli dell’inaugurazione e della prossima stagione saranno pronti a fine agosto. Si parla di un Sant’Ambrogio con Lucia di Lammermoor con Lisette Oropesa e Juan Diego Florez «ma abbiamo cambiato tanti programmi, a seconda della situazione sanitaria. Allo studio un sistema di streaming «per avere una presenza a livello mondiale, anche perché non avremo pubblico straniero». 
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero