Carosello esempio di servizio pubblico. Un francobollo per celebrare i 60 anni

Il francobollo di Carosello
Contro il logorio della vita moderna cose c'è di meglio di un... francobollo. Il mitico Carosello, alla non più tenera età di 60 anni, non sogna la...

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Contro il logorio della vita moderna cose c'è di meglio di un... francobollo. Il mitico Carosello, alla non più tenera età di 60 anni, non sogna la pensione (l'ha già maturata da quando all'interno delle trasmissioni Rai è stato permesso di inserire i break pubblicitari) ma celebra il suo anniversario con un riconoscimento che si concede alle eccellenze della storia d'Italia, un francobollo celebrativo che lo Stato ha deciso di mettere in commercio. Valore singolo 0,95 euro, il foglio con 6 francobolli vale invece 5,70 euro. Emissione decisa dal ministero dello Sviluppo economico, stampato con la collaborazione di Rai Teche, dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autodesiva, non fluorescente, di grammatura 90 g/mq, appartenente alla serie tematica "Le Eccellenze del patrimonio artistico e culturale italiano", la cui commercializzazione è affidata a Poste Italiane spa. 


Carosello dunque è un'eccellenza italiana perché «la Rai attraverso il programma - spiega il sottosegretario al Mise, Antonello Giacomelli - ha svolto un ruolo pedagogico che ha aiutato gli italiani a crescere. Carosello è stato un perfetto esempio di servizio pubblico grazie al talento narrativo, alla creatività, alla cultura e alla fiducia nel mercato economico e commerciale».

Andato in onda dal 3 febbraio 1957 al 1° gennaio 1977. Tutti i giorni sul Programma Nazionale, dalle 20:50 alle 21, escluso i giorni di lutto, il Venerdì Santo e il 2 Novembre. Oltre settemila sketch, comici e musicali e altrettanti messaggi pubblicitari. Ogni reclame della durata di poco più di due minuti. Nel 1976 boom di ascolti con 19 milioni di telespettatori.


Tanti gli slogan indimenticabili che si sono legati a un prodotto per anni e anni. Così come sono stati numerosi i prim'attori sul palcoscenico degli spot. Da Topo Gigio a Calimero, da Carmencita a Susanna tutta panna, dal Miguel son sempre mi! al pirata Salomone. Per non parlare di Joe Condor e l'uomo in ammollo. Gli sketch sono stati firmati da registi, attori, disegnatori e cantanti più in voga in quegli anni.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero