Carlos Saura ha presentato in anteprima mondiale al Biografilm Festival di Bologna “Renzo Piano. The Architect of Light”. Il regista spagnolo ha ottantasette anni ma...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'ossessione di Renzo Piano per il tempo e la durata dell'opera d'arte è la stessa di Carlos Saura: «In questo le fotografie sono più fortunate - dice il regista che ha iniziato proprio come fotografo - Le fai e l'attimo dopo hai davanti a te il passato, una cosa se si vuole terribile, ma anche affascinante. E poi le foto sono eterne, restano per sempre». I suoi referenti nel cinema sono sicuramente quelli «del neorealismo italiano», ma aggiunge: «Ho conosciuto nella mia carriera Michelangelo Antonioni, ero amico di Marco Ferreri e ho sempre avuto una grande ammirazione per Federico Fellini. Oggi però - aggiunge - il cinema italiano, come quello spagnolo, si sta un pò perdendo e bisogna fare qualcosa quanto prima». Nel documentario anche molti interventi dello stesso Renzo Piano che parla non solo del difficile rapporto nella creazione tra tecnica e poesia, ma anche del fatto che, oltre alla luce, un altro elemento si ritrova in tutta la sua opera: l'acqua. «La cosa che amo di più è andare in barca da solo - dice l'archistar - Mi ritrovo così con la luce dall'alto, per me una cosa metafisica, e circondato poi dalle acque».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero