Cannavacciuolo mette la cucina all'opera: a Novara interpreta uno chef lirico

Antonino Cannavacciuolo, chef stellato e amato volto della TV
Sarà Antonino Cannavacciuolo, chef stellato e amato volto della TV, il protagonista di “Mettici il cuore” (dal titolo di uno dei suoi libri), novità...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sarà Antonino Cannavacciuolo, chef stellato e amato volto della TV, il protagonista di Mettici il cuore (dal titolo di uno dei suoi libri), novità assoluta del format Opera Live Cooking in scena al teatro Coccia di Novara, domenica 10 novembre alle ore 20.30.


Il soggetto, scritto dal giornalista Luca Baccolini che ha lavorato a quattro mani con il librettista Vincenzo De Vivo, ambienta questa nuova opera nella cucina dello Chef che ospita eccezionalmente un ciclo di lezioni a numero chiuso.

I primi ad iscriversi sono Samantha (Elena Belfiore), una ricca signora dell’alta borghesia sempre alla guida del suo Suv, regolarmente parcheggiato in doppia fila; Narciso (Ilham Nazarov), un aspirante food blogger, social-addicted, col vizio di non staccarsi mai dal suo smartphone; Furio (Federico Sacchi), un ingegnere di mezza età che attraverso la cucina spera di ricrearsi una nuova vita e un’immagine un po’ più al passo coi tempi; Rudy (Riccardo Della Sciucca), un “Rodolfo” contemporaneo, studente fuori corso, primo ad entrare in cucina perché innamorato di Mimì (Federica Guida), assistente dello Chef.

Le storie dei protagonisti si intrecciano per dare vita ad un’opera che racconta il viaggio di formazione di un giovane che, grazie all’incontro con lo chef Cannavacciuolo, capirà che la buona tavola, come la grande musica, ha regole antiche e segreti da capire in profondità, al di là di ogni apparenza.

Il live cooking è parte integrante di questo spettacolo con la regia di Roberto Recchia e Umberto Spinazzola; la partitura – in cui il melodramma si fonde con i ritmi contemporanei di pop e jazz – è stata composta per l’occasione da Valentino Corvino che salirà anche sul podio per dirigere l’Orchestra del Teatro Coccia. Le scene sono state disegnate da Marco Carella e le luci da Ivan Pastrovicchio.

La struttura drammaturgica dell’opera prevede il “tradizionale” susseguirsi di arie, recitativi, concertati e duetti alternati a momenti parlati dello Chef, impegnato in scena nella creazione di un vero e proprio piatto di alta cucina, le sue celebri Linguine con calamaretti spillo e salsa di pane di segale. Nei panni del maestro, Antonino Cannavacciuolo sarà il demiurgo che scioglierà tutti i dubbi degli allievi attraverso le rigide regole dei fornelli, sempre da rispettare ma mai fini a se stesse se non accompagnate dalla passione e dall’amore per la cucina, mezzo per raggiungere il cuore dei destinatari dei piatti.

Con il progetto Opera Live Cooking il Teatro Coccia, guidato da un anno dal direttore Corinne Baroni, vuole tracciare una nuova strada multidisciplinare per raggiungere l’obiettivo primario di un teatro di tradizione, cioè stimolare il dialogo, essere luogo di aggregazione e centro di sperimentazione per creare nuove forme di contaminazione dell’opera lirica.


Il debutto al Teatro Coccia di Antonino Cannavacciuolo appare come un approdo “naturale”, poiché da tempo lo chef gestisce il Bistrot attiguo al foyer. Le sue cucine a Villa Crespi – ristorante due stelle sul lago d’Orta, premiato nelle scorse settimane da Tripadvisor al terzo posto fra i preferiti di tutto il mondo – si sono più volte aperte durante il periodo di prove a team creativo e interpreti per trasferire sulla scena atmosfera e umori reali del “dietro le quinte” di un celebre ristorante.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero