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Protagonisti di questo viaggio, sono alcune delle performer del Caput Mundi International Burlesque award, che ha chiuso ieri i battenti e ha visto sbarcare nella capitale 20 artisti e artiste da tutto il mondo. Il gruppo, capitanato dalla direttrice artistica, Albadoro Gala, ha passeggiato lungo la via, muovendosi sulle notte swing degli Sticky Bones. E dopo il passaggio tra i locali storici della strada, la festa è proseguita in un salotto decò, in uno “Speakeasy” che ha ospitato una festa riservata (la location è stata tenuta segreta fino all'ultimo). Sofà e sedie di primo '900 a formare un cerchio, divenuto palco per gli ospiti internazionali che si sono esibiti durante la serata: dalla bella Rita Lynch, orgoglio italiano, alla francese Mara Denudèe, passando per Calamity Chang, newyorkese d'adozione, ma asiatica d'origine. E poi ancora Tallulah Blu, Simone de Boudoir, Miss Cool Cat, fino alle special guest Russell Bruner e Michelle L'Amour, vere e proprie icone del genere che hanno scatenato e scaldato la folla.
Il bilancio. Circa duecento le iscrizioni arrivate alla terza edizione del Caput Mundi International Burlesque Award, ma alla fine solo in dieci sono arrivate a sfidarsi per conquistare il titolo di reginetta del Burlesque italiano 2015. Millecinquecento persone per tre giorni di spettacolo e cultura retrò. Si è combattuto per un titolo, quello di Papessa del Burlesque, vinto per una manciata di voti dall’australiana 22enne Tina Joy, sulla italiana Jolie Tease (giunta seconda anche lo scorso anno).
«Il Caput Mundi International Burlesque Award è ormai un piccolo pezzo di storia moderna romana, che guarda con amore al passato, per riviverlo nel presente», sottolinea la direttrice artistica Albadoro Gala racconta il sogno di una manifestazione lunga tre giorni e condita, oltre che da costumi d’epoca, da Harley Davidson e macchine d'epoca offerte dai gruppi di amatori Free Bikers e American Cars Club of Rome, passando per banchetti di manufatti e oggettistica a tema, red carpet e paparazzi, fiumi di bollicine e tanto avanspettacolo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero