Gioire di musica. Dopo il successo ottenuto a Ravello, Spoleto, Napoli, Firenze e Pescara, è stata celebrata ieri pomeriggio a Roma l’apertura della mostra...
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A confermarlo sono proprio i numerosi ospiti che popolano le sale e che, con l’immensità dei loro sorrisi, lasciano percepire quelle sfumature di umanità rimaste inalterate nel tempo e sfociate non solo in rapporti professionali ma in una serie di legami d’amicizia, come quello con Vince Tempera, Stefano Mainetti e tanti altri. Tra spartiti, manifesti, copertine dei vinili, che già in passato si presentavano come quadri da appendere al muro, antichi cimeli, filmati d’epoca, è tutta un’esplosione di colori e forme che coinvolgono anche i ricordi di alcuni personaggi, tra i quali, Christian De Sica che si intrattiene a parlare con Paolo Conticini e Massimiliano Bruno.
Ci sono anche Claudio Simonetti e Alberto Mandolesi, intenti a commentare e ripercorrere gli anni d’oro del mercato discografico. Flash a raffica per Ludovico Fremont, Andrea Sartoretti, Elsa Alvigini. Pronti al brindisi, in un salone adiacente allestito con prelibatezze tipiche della tradizione culinaria del tricolore, ecco: Alberto Macario, Gianni Letta, Pino Ammendola, Paola Saluzzi, Davide Marengo, Francesco Rutelli, fieri di sottolineare l’impegno del fondatore di Casa Bixio, il primo a dare vita ad una società editoriale di musica popolare, grazie al quale canzoni come “Mamma”, “Parlami d’amore Mariù”, “Vivere”, sono diventate pietre miliari della nostra musica. Un esempio di talento da raccontare alle giovani generazioni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero