È stato assegnato a Jens Hillje, drammaturgo tedesco e condirettore artistico del Maxim Gorki Theater, fulcro della nuova scena berlinese, il Leone d'oro alla carriera...
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Lo ha stabilito il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta, accogliendo la proposta del Direttore di settore, Antonio Latella. Il Leone d'oro e il Leone d'argento verranno consegnati nel corso del 47/o Festival Internazionale del Teatro che si svolgerà a Venezia dal 22 luglio al 5 agosto.
Cresciuto tra Italia e Germania, per anni condirettore artistico della Schaubuhne di Berlino con Thomas Ostermeier e Sasha Waltz prima di approdare al Gorki Theater, Hillje, «riassume nella sua figura professionale - recita la motivazione del Leone - tutte le caratteristiche che oggi definiscono il ruolo del drammaturgo, non più solamente artefice della scrittura o dell'elaborazione di testi teatrali come in un recente passato».
Poco più che quarantenne, Batelaan «si è imposto nel panorama internazionale - si legge nella motivazione - come artista singolare e innovativo, artefice di un teatro dalla forte e riconoscibile impronta personale. Proponendo opere di forte impatto visivo, Batelaan rilegge i miti contemporanei creando una magia scenica in grado di sedurre anche lo spettatore più scettico».
Due gli spettacoli che Jetsi Batelaan presenterà nel corso del 47/o Festival Internazionale del Teatro a Venezia: «The Story of the Story», un'archeologia del racconto, e «War», che affronta temi tragici con leggerezza.
In passato il Leone d'oro alla carriera per il Teatro è stato attribuito tra gli altri a Ferruccio Soleri (2006), Irene Papas (2009), Luca Ronconi (2012), Antonio Rezza e Flavia Mastrella (2018). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero