Covid cancella l'esposizione di "Artissima" al Lingotto di Torino: appuntamenti e mostre saranno on line

Covid cancella l'esposizione di "Artissima" al Lingotto di Torino: appuntamenti e mostre saranno on line
Ritenuta da anni appuntamento imprescindibile per gli appassionati d'arte contemporanea, trampolino di lancio per le nuove promesse, e "oasi" d'eccellenza per i...

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Ritenuta da anni appuntamento imprescindibile per gli appassionati d'arte contemporanea, trampolino di lancio per le nuove promesse, e "oasi" d'eccellenza per i collezionisti, quest'anno a causa della pandemia da Covid-19 in tanti dovranno metabolizzare il cambio di passo a cui "Artissima", la principale fiera italiana d'arte contemporanea che da anni si svolge nell'Oval Lingotto di Torino, è stata costretta. La sua principale sede espositiva resterà al buio mentre saranno garantiti altri eventi in città con un'attenzione al digitale. 


La fiera non sarà del tutto cancellata ma cambierà nel "format". E' stata la direttrice Ilaria Bonacossa ad annunciarlo lo scorso primo ottobre: «Nelle nostre ultime comunicazioni avevamo confermato la volontà e la possibilità, nel rispetto delle normative vigenti e con tutte le necessarie precauzioni, di inaugurare dal 5 all’8 novembre la fiera fisica, presso l’Oval Lingotto Fiere, con la partecipazione di 125 gallerie italiane e internazionali. La situazione sanitaria italiana ed europea, da noi costantemente monitorata al fine di garantire un evento in totale sicurezza, continua tuttavia a registrare sviluppi negativi che ci hanno portato a rivalutare attentamente le modalità e le tempistiche dell’edizione 2020 della fiera. In un contesto di incertezza globale, i repentini mutamenti di scenario e la conseguente insicurezza che governa le decisioni dei singoli ci costringono dunque oggi a non procedere all’organizzazione di Artissima nel formato canonico e ad immaginare invece, con la consueta determinazione e volontà, nuove modalità per presentare fisicamente l’arte a Torino».

Cosa significa? Quest'anno il Lingotto resterà orfano di opere, volti, artisti, appassionati, talk, visitatori, dibattiti ma l'arte contemporanea non scomparirà da Torino. Sempre per gli stessi giorni gli organizzatori della fiera stanno elaborando un programma alternativo che sarà comunicato il prossimo 12 ottobre. Si punterà, a causa del coronavirus, a implementare l'uso del digitale sia per le esposizioni che per le fruizioni. Il catalogo digitale di Artissima, strutturato nel 2017 e continuamente aggiornato nella fruibilità, sarà affiancato ad esempio dal lancio di una nuova piattaforma cross-mediale – ARTISSIMA XYZ – che accoglierà dal 3 novembre al 9 dicembre 2020 le tre sezioni curate della fiera Present Future, Back to the Future e Disegni. Non mancheranno inoltre le opportunità di incontrare fisicamente l’arte, la ricerca e le storie di vita degli artisti in progetti che mirano a valorizzare le gallerie in un anno così difficile. Il Covid a poco a poco ha indotto moltissime fiere, anche minori, a rivedere i programmi a danno dei galleristi. E questo perché proprio le fiere - seppur a volte con costi di partecipazione esorbitanti - rappresentano da anni uno dei principali canali di vendita. Solo nel 2019 - stando a uno studio elaborato da Art Basel - dal circuito fieristico legato all'arte proveniva il 46% delle entrate delle gallerie.


Mantenuto invece l'appuntamento con Flashback l'esposizione legata al moderno che si tiene sempre a Torino ma dall'altra parte della città: al Pala Alpitour, disegnato da Arata Isozaki. Dal 5 all'8 novembre potranno essere visitati - secondo un rigido protocollo di sicurezza - gli stand di 41 gallerie d'arte. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero