“Arancia meccanica”, trovato a Bracciano sequel del romanzo di Burgess: una risposta alle polemiche sul film di Kubrick

“Arancia meccanica”, trovato a Bracciano sequel del romanzo di Burgess: una risposta alle polemiche sul film di Kubrick
Un sequel del celebre romanzo “Arancia meccanica” di Anthony Burgess (1917-1993), portato al cinema nel 1971 dal regista Stanley Kubrick, è stato scoperto...

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Un sequel del celebre romanzo Arancia meccanica di Anthony Burgess (1917-1993), portato al cinema nel 1971 dal regista Stanley Kubrick, è stato scoperto nell'archivio dello scrittore inglese. Lo ha annunciato l'International Anthony Burgess Foundation alla Bbc. Il manoscritto del sequel del libro pubblicato nel 1962 fu ritrovato tra le carte della casa di Burgess sul lago di Bracciano, vicino a Roma. Quando la casa fu venduta alla morte del romanziere nel 1993, l'archivio fu trasferito a Manchester, dove ha sede la fondazione e dove di recente è stato riscopertoe catalogato in vista anche di una futura pubblicazione.


Il seguito si intitola
A Clockwork Condition”, si sviluppa per circa 200 pagine e poi si interrompe all'improvviso: è pertanto da ritenersi incompiuto. Si tratta di una raccolta di pensieri di Burgess sulla condizione umana che sviluppa i temi del suo acclamato e discusso romanzo. Era anche in qualche modo una risposta di Burgess alle perplessità sollevate dal cult movie di Kubrick che all'epoca aveva scatenato un ampio dibattito sulla violenza metropolitana. Il professore Andrew Biswell, direttore dell'International Anthony Burgess Foundation, intervistato dalla Bbc, descrive il manoscritto inedito come «parte della riflessione filosofica e parte dell'autobiografia» di Burgess.

Con questo nuovo libro, Burgess affrontava così la controversia direttamente che aveva suscitato l'adattamento cinematografico di Kubrick di
Arancia meccanica. Il film, interpretato dall'attore Malcolm McDowell nei panni di Alex, il personaggio centrale e il narratore ossessionato dalla violenza, fu accusato di aver ispirato violenti crimini e imitazioni e per questo fu bandito per lungo tempo dai cinema del Regno Unito. Solo dopo la morte di Kubrick nel 1999, il film fu di nuovo visibile in Gran Bretagna e reso disponibile in videocassetta.


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Il Messaggero