Al Teatro Argentina si ride (per non piangere) con l’Augusto, il clown dal naso rosso sempre ubriaco

Al Teatro Argentina si ride (per non piangere) con l’Augusto, il clown dal naso rosso sempre ubriaco
Domenica 8 e lunedì 9 settembre al Teatro Argentina si ride (e si piange) con l’Augusto, il clown, l’idiota che combina disastri e riceve schiaffi finti, sempre...

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Domenica 8 e lunedì 9 settembre al Teatro Argentina si ride (e si piange) con l’Augusto, il clown, l’idiota che combina disastri e riceve schiaffi finti, sempre ubriaco, col naso rosso e le scarpe grandi che sghignazza di tutto. Il Leone d’oro alla carriera della Biennale Danza 2019, Alessandro Sciarroni, presenta Augusto, inserito nella programmazione di Grandi Pianure, progetto del Teatro di Roma sulla coreografia contemporanea presentato nell’ambito di Short Theatre 2019. Lo spettacolo è incentrato sul bisogno di sentirsi amati e sul dolore, attraverso la messa a nudo di nove interpreti impegnati nella rappresentazione dell’emozione, un ostinato meccanismo espressivo basato sulla risata ad oltranza. Eccoli, allora, gli interpreti mentre ridono di continuo, senza concedere a loro stessi e al pubblico la possibilità di capirne la ragione. Eccoli, mentre camminano, corrono, si raggiungono e si abbracciano ridendo. Eccoli ancora, mentre giocano e ridono come adolescenti. Mentre sono costretti da una forza misteriosa a organizzare il loro riso ritmicamente e sonoramente. Si ride anche della violenza. Si ride fino a quando non ci si accorge che ci si è fatti male sul serio.


Alessandro Sciarroni, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2019, performer, coreografo, regista, con alle spalle una formazione nell’ambito delle arti visive e diversi anni di pratica teatrale, è considerato come uno dei più innovativi autori europei (Prix Europa 2018). I suoi lavori sono rappresentati nei festival di danza e teatro contemporanei, musei e gallerie d’arte, così come in spazi non convenzionali e prevedono il coinvolgimento di professionisti provenienti da diverse discipline.
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Il Messaggero