Il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Eleonora Abbagnato è in tournée venerdì 23 e sabato 24 novembre all’Opéra de Massy con...
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Luigi Bonino, Direttore Artistico dei Ballets Roland Petit, ha visionato la ripresa delle coreografie del maestro francese. Apre la serata la straordinaria “Annonciation” di Angelin Preljocaj, coreografo francese d’origine albanese appartenente alla seconda generazione della “nouvelle danse”. La coreografia che nel 1997 vince il Bessie Award, è una pièce per due danzatrici che porta in scena un momento chiave della nostra religione, ossia l’incontro tra la Vergine Maria e l’Arcangelo Gabriele. Straordinarie interpreti di questo cameo sono le soliste Giorgia Calenda e Federica Maine.
Il programma prosegue con “Le Parc – Suite” e vede sulla scena Eleonora Abbagnato, già étoile dell’Opéra di Parigi, con il solista Claudio Cocino interpretare il famoso duetto del bacio e ballare sospesa in aria, sorretta dai quattro giardinieri. Nel 1994 Angelin Preljocaj crea per i ballerini dell’Opéra di Parigi, “Le Parc”. Il balletto, mescolando il linguaggio accademico con quello contemporaneo, diventa subito un’icona della nuova danza di fine novecento. Le Parc, rappresentato regolarmente all’Opéra di Parigi da ormai ventidue anni, è, tra i titoli di Preljocaj, quello più ripreso dalle Compagnie di Balletto.
La serata continua omaggiando il geniale Roland Petit con “L’Arlésienne”, balletto in un atto ispirato al lavoro letterario e teatrale di Alphonse Daudet, creato per il Ballet National de Marseille. I protagonisti della vicenda sono Vivette, Frédéri e l’ombra-ossessione dell’Arlesiana. L’azione si svolge nella giornata della festa di Sant’Eligio: nella piazza del paese, mentre gli amici (8 coppie) di Vivette e Frédéri danzano gioiosi, i due protagonisti promessi sposi non riescono ad amarsi. La solista Sara Loro e l’artista ospite Wei Wang sono rispettivamente Vivette e Frédéri e, insieme al corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, portano in scena il tema romantico della passione che conduce alla follia e alla morte.
Eleonora Abbagnato, è poi “La rose malade”. Nel 1973 al Palais des Sports di Parigi Roland Petit presenta La rose malade, costruito su versi e disegni di William Blake, con l’evocativa musica di Gustav Mahler e i costumi di Yves Saint Laurent. Lui, la rosa e la morte che lentamente incombe. La rosa sempre più debole viene allontanata dal suo amato che non può più nulla. L’interpretazione intensa e fragile di una Abbagnato sovrumana si contrappone alla forza terrena del partner, qui il solista Giacomo Castellana che la sorregge con tutto il suo vigore.
Nel 1974 Roland Petit è il primo a creare un balletto ispirato al romanzo di Marcel Proust À la recherche du temps perdu (Alla ricerca del tempo perduto), con il suo “Proust, ou Les intermittences du coeur”. Di quell’immensa opera che è la Recherche Petit non attua una mera riduzione, ma piuttosto ne coglie lo spirito, gli umori, condensando le atmosfere e i profumi proustiani in una successione di poetici tableaux. Il passo a due qui presentato, Le Combat des Anges, è tratto dalla seconda parte del balletto, intitolata Quelques images de l’enfer proustien. Protagonisti di questo passo a due maschile, sulla musica di Gabriel Fauré, sono Saint-Loup, angelo della luce, e Morel, angelo delle tenebre.
Roland Petit, nella sua autobiografia J’ai dansé sur les flots (1993), racconta di come una sera, durante una cena a Los Angeles, dopo il dessert, Fred Astaire si alzò in piedi, iniziando a provare i passi di un numero che ballava in gioventù con la sorella Adele, accompagnandoli con delle spiegazioni.
Il Messaggero