La festeggiata della Serata di Gala a Palazzo Farnese sale la grande scala vestita di blu. Giovane, bella, sottile, ha lunghi capelli neri ondulati, la sala la saluta con un...
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La piece si svolge in un ristorante, luogo ideale tra passato e presente, dove si racconta l’identità post-coloniale dei vietnamiti che hanno Parigi come nuova patria. A scortare la regina del ricevimento e la sua Compagnia, Les Hommes Approximatifs, il direttore di Romaeuropa Fabrizio Grifasi. Duecento e più gli invitati. Ecco arrivare a incontrare l’artista il direttore del Teatro dell’Opera Carlo Fuortes, Achille Bonito Oliva, Gabriele Kreuter-Lenz, direttrice del Goethe Institute, Francesco Rutelli, l’ambasciatore Ludovico Ortona e la consorte, Anna Coliva e il marito. E molti altri affascinati dalle meraviglie delle architetture, da quello che le serate romane promettono. Il Festival “occupa” Roma e la rende fino al 25 novembre Capitale dello spettacolo mondiale con teatro, musica, danza, mostre, installazioni, convegni e mille altre proposte ancora.
Lo illustra al microfono Monique Veaute. Poi parla la bella Caroline, ed ecco prendere forma quel ristorante che l’ha ispirata, la sua cucina con i piatti tipici, il karaoke. Speciale l’atmosfera che il pubblico potrà ammirare.
Ventisei i luoghi dove si svolgono eventi, trecento gli artisti coinvolti che vengono dai quattro continenti. Decine di migliaia di biglietti venduti. Ieri sera nei saloni della più bella ambasciata del mondo si è festeggiato. La cena a buffet ha proposto naturalmente fiumi e fiumi di champagne in calici per brindare. Tavole imbandite con leccornie, tartine gustose, salumi bocconcini prelibati con assaggi di formaggi francesi. Il dj si scatena in una musica elettronica. Cin cin al Romaeuropa Festival e ai suoi protagonisti tra capolavori di tutti i secoli.
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Il Messaggero