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La robotica, insieme all'intelligenza artificiale, è il cuore digitale di Maker Faire. Anno dopo anno, l'area dedicata, è divenuta sempre più ricca di progetti, attirando un interesse enorme da parte di migliaia di visitatori. Nell'edizione 2020, alle creazioni e prototipi presentati da singoli maker, atenei e centri di ricerca, si aggiungono le collaborazioni prestigiose dell’Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti, (I-Rim) e del Laboratorio nazionale di Intelligenza Artificiale del Cini.
Tra i curatori dell'area robotica, Antonio Bicchi, a capo di I-Rim, che conferma il trend positivo, nonostante le difficoltà della pandemia: “abbiamo investito molto in questa esperienza per rafforzare quanto fatto nel primo anno, tanto che abbiamo avuto il 50% di partecipazione in più, sia nei contenuti che nel numero di stand disponibili sul piattaforma”. Il filo conduttore dei progetti presenti nell'area robotica è il contrasto al Covid-19, perché “la società si aspetta una risposta dalle nostre tecnologie – ha aggiunto Bicchi – dal primo lockdown è iniziato un ampio confronto su temi come lo smart working, la manutenzione ed ispezione da remoto di luoghi pericolosi, così come l'applicazione in ospedali e case di cura”.
Inoltre, I-RIM 3D, che alla sua seconda edizione è già divenuto un punto di incontro tra ricerca e mondo dell'industria; fino al 12 dicembre proporrà oltre 140 seminari scientifici e 11 workshop sui temi più importanti della robotica e delle macchine intelligenti. Il Laboratorio AIIS del CINI, invece, racconterà al pubblico online, le attività di ricerca, gli studi, le innovazioni e le sperimentazioni realizzati nei laboratori delle diverse sedi del Cini, con un focus specifico sull’intelligenza artificiale. Ma sono molti altri i centri di eccellenza che parteciperanno alle varie attività dell'area Robotica e che esporranno le loro creature digitali, tra cui il Politecnico di Milano, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Università Federico II di Napoli e il Campus Biomedico di Roma.
Tra i tanti progetti, è molto interessante il MARRtino Social Robot, un robot autonomo per il supporto e la prevenzione Covid-19 negli ospedali, che può interagire con gli esseri umani e supportarli nei servizi sociali.
Inoltre sarà illustrato Hyfliers, il primo robot al mondo con mobilità ibrida aerea e terrestre, in grado di raggiungere siti in cui nessun altro robot può accedere, riducendo l’esposizione degli ispettori umani a condizioni di lavoro potenzialmente pericolose. Dall'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, “il Robot Avatar che aiuta le persone a fare smart working fisico – spiega Bicchi - consente cioè, ad un operatore di restare a casa e pilotare il robot che svolge il suo lavoro in azienda, supervisionato dall'uomo”.
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Il Messaggero