Siamo sicuri di quello che mangiamo? La grande attenzione al settore del food ha spinto Griffa, una startup nata all’interno dell’Università di Bologna, a...
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«L’idea nasce dall’aumento di frodi alimentari, pane quotidiano soprattutto per noi italiani, così abbiamo messo a punto un metodo per analizzare il DNA ed autenticare un alimento» spiega Samuele Boni uno dei fondatori di Griffa. «Le nostre analisi sono rivolte alle aziende, alle associazioni dei consumatori ed ai piccoli produttori, che intendono dare un marchio di garanzia ad un nuovo prodotto». Vederlo autenticato in modo genetico infatti, è un elemento importante che fornisce sicurezza ad un potenziale consumatore. «I nostri metodi sono innovativi, perché abbiamo un database privato dove abbiamo collezionato tante sequenze di DNA che ci permettono di approfondire il prodotto. I metodi attuali che usano l’analisi genetica sono poco discriminativi nei confronti degli alimenti, noi invece, non ci limitiamo a distinguere tra carne di vacca e carne di maiale, ma siamo in grado di definire la razza con un’affidabilità del 100%, fino all’animale stesso».
Il Messaggero