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BRUXELLES - Consiglio, Parlamento e Commissione Ue hanno trovato un accordo sulla normativa europea destinata a ridurre i rischi per il settore bancario derivanti dai crediti in sofferenza, i cosiddetti Npl (Non performing loans). Le nuove norme fissano i requisiti di capitale e gli accantonamenti che le banche devono rispettare quando nuovi crediti diventano inesigibili. Con questo provvedimento, secondo il presidente di turno dell'Ecofin, il ministro delle Finanze austriaco Hartwig Loeger, è stato definito un contesto "per prevenire in futuro l'accumularsi di Npl". Per il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis l'accordo di oggi rappresenta un nuovo passo avanti verso l'Unione bancaria e consentirà alle banche di avere meno Npl. In tal modo gli istituti di credito potranno migliorare la loro solidità e rilanciare l'attività creditizia a sostegno della crescita. Le misure devono ora ricevere il via libera definitivo da parte del Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti (ambasciatori) dei Paesi membri Ue.
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Il Messaggero