Robin Williams l’aveva ribattezzata “Villa Sorriso”. Un po’ per quel bel sole californiano che non può che mettere allegria, un po’, probabilmente, perché rispecchiava...
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Acquistata una decina di anni fa, la villa era finita sul mercato già nel 2012: in quell’occasione la cifra richiesta per cederla era persino superiore visto che si aggirava intorno ai 35 milioni. Soldi che, in ogni caso, non sarebbero stati certo mal spesi.
Estesa su una superficie di 1.800 metri quadri, la residenza ha infatti tutto ciò che serve per essere definita una casa da sogno: all’esterno una piscina a sfioro, un campo da tennis, un giardino di sculture e, ovviamente, l’immancabile vigneto, all’interno diverse camere da letto spaziose e accoglienti, ampi saloni con vista sulla valle, una sala da teatro e una cantina.
In più, ciliegina sulla torta, una biblioteca con mobili di quercia nobilitata da tre pannelli, intarsiati in madreperla e sistemati da Williams in persona, con su scritte altrettante citazioni: “Villa Sorriso”, “Amor vincit omnia” e “Carpe diem”, frase che, forse più del suo autore Orazio, Williams rese immortale nel film “L’attimo fuggente”. Tre buoni motivi in più, ci sembra, per diventare i nuovi proprietari della villa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero