Carene avvicina la bocca al seno della mamma e inizia a poppare. Per Emma Bond, 24 anni, di Oswestry, in Inghilterra quell'immagine sarà un prezioso ricordo che non la...
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Emma ha postato la foto domenica scorsa. L'immagine era visibile solo agli amici della ragazza che avevano commentato commossi questo piccolo traguardo della bimba. Carene è nata il 3 ottobre, 12 settimane prima della scadenza del tempo: pesava poco meno di un chilo e i dottori le avevano prospettato non più di 3 giorni di vita. Ma quando la piccola, battendo ogni pronostico, ha scavallato le prime due settimane riuscendo anche ad attaccarsi al seno della mamma, per Emma e il marito Ashley Kitchen, 30 anni, è stata una gioia immensa da condividere con amici e parenti sul social network.
«È stato un momento magico che abbiamo voluto condividere con la gente che ci sta dando forza e coraggio in questo momento – ha raccontato Emma – vedere rimossa la foto è stato come strofinare il sale su una ferita aperta».
In segno di protesta, la neo mamma ha caricato l'immagine in un gruppo su Facebook pro-allattamento al seno, e in poche ore ha ricevuto oltre 160mila likes. La foto è diventata virale ed Emma ha ricevuto il sostegno di migliaia di utenti che hanno commentato il provvedimento del social network in maniera negativa. «Con tutti i problemi che ci sono al mondo, con le ragazzine che pubblicano foto mezze nude, poi vanno a bannare un'immagine così bella e innocente come se fosse un reato. Che senso ha?» ha scritto un utente.
Un portavoce di Facebook ha detto che le foto di allattamento al seno non sono mai contro la policy e che deve essersi trattato di un errore. «Vedo immagini di crudeltà sugli animali, decapitazioni, abusi sui minori e non viene fatto mai niente. Poi pubblico la foto di mia figlia e viene rimossa». Come ha commentato una utente, Facebook non smette mai di stupirci. In questo caso in negativo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero