È stato il primo e ultimo nido d’amore di Lady Diana e Dodi Al-Fayed e a breve, probabilmente, di quella sfortunata storia sarà un altro ricordo destinato a sbiadire: il...
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Fu proprio in questa residenza che, un mese prima della sua tragica scomparsa, Al- Fayed padre, che per l’occasione acquistò uno yacht da 60 metri e da parecchi milioni di sterline, e la sua seconda consorte, la modella Heini Wathén, invitarono Diana, fresca di divorzio con Carlo d’Inghilterra, a passare l’estate insieme ai suoi due figli. La Principessa accettò e il giorno successivo al suo arrivo in Costa Azzurra incontrò Dodi, che, in precedenza, aveva visto solo una volta a Londra.
Conosciutisi meglio e fidanzatisi, successivamente, a bordo del panfilo regalato dal vecchio Al-Fayed, i due partirono per una serie di escursioni al largo delle coste francesi e italiane, attraccando anche a Portofino e in Sardegna. Al castello tornarono da soli altre due volte e la seconda, in cui furono “pizzicati” dai fotografi mentre si scambiavano un bacio, fu pochi giorni prima del loro fatale viaggio a Parigi.
Costruita nel 1860 e appartenuta anche a Ferdinand de Lesseps, promotore ed esecutore dei progetti di realizzazione dei canali di Suez e Panama, la villa merita la spesa milionaria richiesta per entrane in possesso al di là della storia dei suoi proprietari. La magione, infatti, dispone di ogni confort, componendosi, tra un appartamento principale e altre due abitazioni, di trenta stanze da letto, innumerevoli cucine, un paio di piscine, terrazze, una palestra, una sauna, un campo da tennis, una sala cinematografica, un bar, una tettoia che funge da eliporto e un molo. Insomma, davvero niente male. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero