Ai medici del Ngwelezana Hospital di Empageni, città sudafricana a 90 miglia da Durban, inizialmente sembrava un caso non molto diverso rispetto a quelli capitati a tanti altri...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I sanitari li hanno contati dopo averli estratti al termine dell’intervento chirurgico, durato circa due ore, che ha salvato la vita al giovane: “C’era la preoccupazione che essendo così affilati potessero perforare la parete dello stomaco e danneggiare gli organi interni”, ha rivelato al “Mail Online” Naidoo, che, individuata la massa d’acciaio nel ventre, aveva richiesto immediatamente il ricovero e l’operazione d’urgenza.
Dimesso dall’ospedale e completamente ristabilito da un punto di vista fisico, ora il venticinquenne, il cui disagio, chiamato Pica, lo porta a mangiare qualsiasi elemento privo di valore nutritivo, sta provando a curare a casa con l’ausilio degli psicofarmaci le ferite dell’anima. “Si tratta di casi non sono proprio rarissimi - ha spiegato ancora Naidoo -, io ne ho osservati altri due nella mia vita. Questa volta, però, ho dovuto rimuovere il numero più alto di oggetti”.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero