Il duomo di Milano, le Dolomiti, perfino Papa Francesco. Tutti di cioccolata, tutti da guinness dei primati. Ci vuole gusto, a fare cose del genere, spesso pure a scopo benefico....
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E’ il lato più buono dell’arte. La maxi britola - coltellino che i contadini veneti usano per potare le viti – non a caso è stata presentata nella terra del prosecco, all’Antica fiera di San Gregorio di Valdobbiadene , davanti al governatore del Veneto Luca Zaia. C’è voluto un mese e mezzo per ricavare la scultura da un blocco di cioccolata di una tonnellata. Insieme a Della Vecchia ci hanno lavorato anche i maestri cioccolatieri calabresi Daniele Calcopietro e Giuseppe Punteri. Opera bella e soprattutto buona: è stata fatta assaggiare sul posto.
L’artista della cioccolata è recidivo: è pluricampione italiano di cioccolateria, campione olimpico di pasticceria. Ed è presidente nazionale di Cna Alimentare. Ha anche fondato l'Accademia dei Maestri Cioccolatieri, frequentata da allievi che arrivano da tutto il mondo. Nel guinness dei primati c’è entrato ben oltre dieci volte: sua è la scultura di cioccolato più alta (8,5 metri di campanile San Marco a Venezia), quella più pesante (5,4 tonnellate di duomo di Milano, per raccogliere fondi in favore di Haiti), la tavoletta più lunga (oltre 16,8 metri) e la scatola di cioccolatini più grande (150 mila in una scatola a piani, grazie alla quale sono stati raccolti 30 euro per aiuti umanitari). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero