ROMA – “Il pubblico a casa doveva telefonare per indovinare il nome di mia nonna. Grazie a quel gioco, ebbi uno spazio tutto mio e un grande successo”. A parlare...
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Un sogno che Mary, che oggi è mamma di Andrea, 9 anni, avuto dal marito commercialista, ha sempre coltivato: “per me Non è la Rai era solo un gioco iniziato per caso. Trascinata da una mia amica, ero andata a un provino per Domenica In, diretta da Gianni Boncompagni, che mi aveva scelto come ragazza pompon: fu quella la mia prima esperienza televisiva. Poi Boncompagni mi chiamò per la prima edizione di Non è la Rai, ma inizialmente rifiutai perché avevo appena cominciato l'università e il mio obiettivo principale era laurearmi in Psicologia. Da Non è la Raì mi richiamarono l'anno dopo. lo avevo fatto i primi esami all'università, mi sentivo più tranquilla, e accettai. Ma lo studio era il mio primo pensiero. Avevo sempre i libri nella borsa ...”.
Non sono ancate le gelosie: “Inutile nasconderlo, tra le altre ragazze c'era chi mi invidiava e chi mi guardava male, perché la competizione tra noi era fortissima”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero