Il miglior gelato d'Europa parla siciliano e calabrese...e azteco

Il gelato al gusto Crema di ricotta azteca al bergamotto, trionfatore al "Gelato Festival" di Firenze
Al Gelato Festival di Firenze, la giuria tecnica non ha avuto dubbi: per la categoria Senior, il miglior gusto di gelato d’Europa parla siciliano e calabrese. ...

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Al Gelato Festival di Firenze, la giuria tecnica non ha avuto dubbi: per la categoria Senior, il miglior gusto di gelato d’Europa parla siciliano e calabrese.

 
Sì, perché la Crema di ricotta azteca al bergamotto intanto è il supergusto presentato alla kermesse nel capoluogo toscano da uno chef , pasticciere e gelataio ragusano Carmelo Pannocchietti (nato a Modica e cresciuto a Ispica, località in provincia di Ragusa, ma che il primo ristorante l’aprì a Rosolini, in territorio siracusano), che da tempo però s’è fatto portabandiera della cucina e della pasticceria di Sicilia un po’ in tutto il Paese. E infatti rispetto al concorso “giocava in casa”, indossando la “maglia” della gelateria fiorentina Arà: è Sicilia; e "arà" – non per caso – è un’intraducibile espressione isolana.
La materia prima per questo gusto, del resto, è la ricotta dei Monti Iblei; ricotta azteca però, cioè con l’innesto di grani di cioccolato di Modica e in quanto dal termine azteco xocò-atl deriverebbe l’odierno nome del cioccolato. L'aroma inconfondibile di quest’innovativo gusto di gelato parla invece calabrese, derivando dal bergamotto: un agrume dalla buccia verde che, su scala planetaria, si coltiva quasi esclusivamente in una piccola area del territorio provinciale di Reggio Calabria (anche se non sono mancati esperimenti per trapiantarlo in altri Paesi come Israele) ed è adoperato da sempre per produrre profumi e cosmetici, ma più di recente pure liquori e dolci.
 
 

L’amalgama rappresentato dalla Crema di ricotta azteca al bergamotto e la creatività di Pannocchietti hanno battuto progetti gelatieri non meno estrosi (dallo Scottish Raspberry al pugliese Femminello Igp) e artisti del gelato provenienti da ogni angolo d’Italia e d’Europa (anche da Amburgo, da Londra, persino da Varsavia). La peculiarità del “dolcissimo” contest che dal 2010 ha luogo in piazzale Michelangelo è però di caratterizzarsi come vera fucina di gusti completamente inediti: tutti i partecipanti si sfidano con gusti mai realizzati prima, e pensati appositamente per il Gelato Festival gigliato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero